Florenzi tappabuchi di lusso della Roma

10/04/2015 alle 13:40.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - E il bello è che stavolta potrebbe mettere davvero la freccia. Un po’ come piace a lui, correndo su quella fascia senza mai fermarsi, almeno finché i polmoni vanno e non chiedono un pit-stop. Già, perché se come sembra deciderà di riportarlo ancora una volta dietro, come terzino , sarà il consacramento di Alessandro nel ruolo che gli ha disegnato addosso . «Ha tutte le caratteristiche del terzino che spinge: resistenza, velocità e grande tecnica — disse a Palermo il d.s. giallorosso —. Sarebbe un grande investimento per la Roma del futuro se si calasse in questo ruolo». Se dovesse giocare basso domenica a Torino sarebbe la decima volta dal via da inizio stagione. Considerando che in attacco è partito titolare 9 volte (8 a destra, una a sinistra), la freccia è messa.

VERSATILITÀ INFINITA Tra l’altro, se è vero che la navetta a destra tra il ruolo di terzino e quello di esterno offensivo è andata avanti quasi al limite del mal di testa, è anche vero che la versatilità di è senza fine: sei ruoli ricoperti sugli 11 del di , con i tre di attacco, quello di terzino e l’intermedio di centrocampo, a destra e a sinistra. La dimostrazione di quanto conti su di lui e di quanto lui, Alessandro, gli risolva più di un problema. «Di lui apprezzo la grande disponibilità e la capacità di sacrificio, qualsiasi cosa gli chiedi lui si mette lì e pedala», ha detto più volte il tecnico francese. Tanto di schierarlo un paio di volte come riferimento centrale in attacco, anche se a partita in corso e nel giro delle rotazioni.

CONFUSO E FELICE Già, qualsiasi cosa gli chiedi lui si mette lì e pedala. È la filosofia di , che poi in azzurro, contro l’Inghilterra, di recente ha aggiunto anche un altro tassello alla sua collezione di ruoli: esterno largo, sempre a destra, ma nel 3-5-2. Un’altra chicca per il futuro, un po’ come quando ha giocato sempre lì (anche se ovviamente con compiti e funzioni differenti) a Monaco di Baviera, contro il Bayern, in quel 4-4-2 che predispose per limitare i presunti danni. «Un po’ sono confuso — disse tra il serio e il faceto dopo Roma-Parma —, chiederò a mia . Non so più qual è il mio ruolo, ma un “tappabuchi” deve essere sempre disposto a giocare, io mi prendo i pro e i contro di questo ruolo». Con la Roma, quest’anno, la prima volta che giocò terzino fu a Mosca, in , contro il Cska (25 novembre), anche se l’esperimento parte da lontano e affonda le sue radici a Crotone, quando nel 2011-12 Leonardo Menichini lo inventò proprio lì. Lui accolse la novità con stupore, ma poi si dimostrò uno dei migliori nel ruolo.

A RISCHIO? E poi chissà, dovesse servire a centrocampo sarebbe pronto anche per quello. A , infatti, ieri è stato riscontrata una microfrattura ad una vertebra. Daniele dovrebbe farcela, anche perché è uno che non si è mai tirato indietro. Ma nel caso dovesse alzare bandiera bianca, sarebbe pronto anche per fare il centrocampista, con o centrali e lui mezzala. Questione di scelte, tutte quelle che garantisce il jolly giallorosso. A Pasqua è stato a , girandosi la à in bicicletta. Del resto, lui è uno che dove lo metti pedala...