IL TEMPO (E.MENGHI) - Un’esultanza contro il razzismo può costare la squalifica ad Adem Ljajic, reo di aver festeggiato il gol dell’1-0 a Rotterdam sotto il settore del De Kuip che aveva destato scandalo per il lancio di una banana gonfiabile all’indirizzo di Gervinho, portato poi in trionfo dal compagno serbo. L’Uefa è andata oltre la bellezza di un gesto liberatorio e ci ha visto qualcosa di eccessivo, sbagliato, un «comportamento provocatorio nei confronti del pubblico olandese» (articolo 15). Per questo ha deciso di aprire un’inchiesta su Ljajic e domani esaminerà il caso, per decidere se penalizzare la Roma privandola del suo miglior marcatore.
La società giallorossa è tranquilla e crede che la questione si rivelerà una bolla di sapone. L’attaccante potrebbe essere sanzionato ma esserci contro la Fiorentina agli ottavi di Europa League: l’ottimismo c’è. La squalifica sarebbe una beffa dopo i fatti della capitale e gli strascichi di Rotterdam, dove i protagonisti in negativo sono stati proprio gli olandesi. Loro sì si aspettano la mano pesante dell’Uefa, che il 19 marzo stabilirà la punizione per il Feyenoord. La squadra di Rutten dovrà rispondere anche del lancio di oggetti in campo (numerosi accendini raccolti dagli assistenti e messi a referto assieme alla nota banana gonfiabile) e delle carenze organizzative all’interno dello stadio (scale bloccate). La macchia più grande è il razzismo, difficilmente l’Uefa perdona episodi simili: potrebbe squalificare il campo del club olandese o negargli l’accesso all’Europa per una stagione.
Gervinho ha chiesto giustizia in un’intervista a Bein Sport: «È stato Pjanic a farmi notare quello che succedeva sugli spalti e dopo l’arbitro è venuto a parlarmi. È la prima volta che mi succede, è stato frustrante per noi, per le nostre famiglie e per le persone che ci sostengono. Spero non succedano più episodi del genere, mi aspetto delle sanzioni». Sarà accontentato, e ci mancherebbe. La Roma dovrà rispondere anche di «tardo kick-off» (articolo 11), ovvero di essere entrata in campo in (leggero) ritardo.