Europa League, domani l’Italia manda in campo la manita

11/03/2015 alle 09:55.
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CORSERA - Non sempre perseverare è diabolico. Il 26 febbraio, le vittorie di , Roma, , Inter e Torino nel ritorno dei sedicesimi di Europa League avevano avuto un doppio effetto positivo: promozione per tutti agli ottavi; incremento nel ranking Uefa per l’Italia (secondo posto stagionale). Domani si ricomincia, partendo (ore 18 italiane) dalla trasferta del Torino in casa dello Zenit a San Pietroburgo. Davanti a Villas Boas (7 punti di vantaggio nel campionato russo sulla seconda, il Cska Mosca), il Torino ha perso a Udine, dopo 12 risultati utili consecutivi, ma la squadra che è andata a vincere a Bilbao,dove è appena caduto il Real, ha i numeri per superare il turno. Ventura: «Dipende da quale Torino si presenta, se quello di Bilbao o di Udine». A seguire, toccherà all’Inter a Wolfsburg, una delle squadre europee più organizzate, seconda in Bundesliga non per caso, nonostante la sconfitta ad Augsburg e il distacco di 11 punti dal Bayern.

Il pareggio di , in rimonta, consente ai nerazzurri di presentarsi con spirito sereno, anche perché Mancini insiste sulla necessità di «pensare positivo». Il problema è che la forza del Wolfsburg è l’attacco con Schurrle, De Bruyne e Dorst (198 cm) e il punto debole nerazzurro resta la fase difensiva. Senza dimenticare Luiz Gustavo, l’uomo di centrocampo che sarebbe piaciuto a Mazzarri. Alle 21.05, va in scena l’euroderby -Roma, fra due squadre turbate dagli ultimi risultati. I viola sembravano imbattibili, dopo aver vinto in quattro giorni a Milano (Inter, 1-0) e Torino (, Coppa Italia, 3-1). Invece è arrivato il lunedì dello 0-4 con la Lazio, che rischia di avere effetti traumatici sulla , anche perché, come all’Olimpico, mancherà un centravanti di ruolo.

La Roma è agitata da una crisi profonda che, dopo lo 0-0 con il Chievo («inquietante»), ha portato a un duro confronto con la squadra. Che cambierà moltissimo. A chiudere c’è il , che aspetta la Dinamo Mosca. È l’avversario in teoria più abbordabile, ma l’antivigilia è stata movimentata, per via di un’intervista di Rafa Benitez a France Football: «Per ora sono a , non so che cosa potrà accadere dopo. Ho allenato in Spagna, Inghilterra, Italia. Non avrei problemi a provare un nuovo campionato, se ci fosse l’offerta giusta al momento giusto, nella squadra giusta».