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De Rossi tiene la Roma in alto

23/03/2015 alle 08:49.
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IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Roma non sbanda e riparte in Romagna: 1 a 0, meritato e probabilmente pure stretto, contro il Cesena. Per poco più di mezz'ora si è trovata terza, con la Lazio davanti, ma , proprio nella sera in cui dovrà rinunciare alla nazionale perché escluso da , ha spinto i compagni di nuovo al secondo posto, allontanandosi dal quinto, prossimo avversario il 4 aprile all'Olimpico dopo la sosta, ora a 6 punti. La terza vittoria del 2015 in campionato arriva come le altre due, a Udine e a Cagliari, in trasferta, dove il gruppo di riesce a a giocare con più concentrazione e serenità. Anche qui dove i millecinquecento tifosi giallorossi hanno definito i giocatori per tutta la gara mercenari, ricordando loro di tifare solo la maglia.

EFFETTO SORPRESA , per dare almeno un senso alla stagione (4 punti nelle ultime 5 gare del torneo prima di questi 3 in Romagna), usa le seconde linee. Così ha ritrovato il successo dopo 42 giorni, l'ultimo a Cagliari l'8 febbraio, e il gol dopo 233 minuti, rete di alla il 2 marzo. E, già nel primo tempo, è premiato per il coraggio. Nel suo la novità assoluta è , utilizzato solo per pochi minuti (all'inizio del recupero) nella gara vinta 3 a 0, il 18 ottobre, contro il Chievo all'Olimpico. Il turco, 21 anni, entrò al posto di che invece ieri sera lo ha accompagnato insieme con nel debutto da titolare. Preferito a , è sembrato più avanti del coetaneo argentino, per fisicità e personalità. Nel senso che, oltre alla qualità, ha mostrato di essere preparato per i contrasti. Ha rubato, in pressing, palloni preziosi per far ripartire i due esterni e Gervinho che, alternandosi sulle due corsie, hanno tenuto costantemente in allarme la linea a quattro di Di Carlo. In partenza, da centravanti, ha avuto spazio anche Doumbia. Che ha cercato di migliorare il feeling con i compagni, senza però ricevere l'assistenza necessaria per andare a concludere. , invece, è tornato a fare il terzino, con in panchina, e Astori ha preso il posto di Yanga Mbiwa e ha spesso anticipato il volenteroso Defrel.

CORSA E RITMO La Roma ha dato l'impressione di essere più brillante. Nel senso che è riuscita a creare diverse chance puntando sull'aggressività a centrocampo e sulla velocità nelle ripartenze. Utilizzando le fasce e non solo con le ali. Con il movimento di e di , con la spinta di a destra e di Holebas a sinistra. Proprio dall'incursione di quest'ultimo a fine tempo è nata l'azione del vantaggio. Con , nella posizione di centravanti, a ingannare con la copertura della palla Krajnc e a favorire il tocco in libertà di . Il capitano di giornata, a quanto pare, si esalta contro i bianconeri romagnoli: segnò anche la seconda rete nel 2 a 0 della partita d'andata, il 29 ottobre all'Olimpico. Due gol in campionato, entrambi al Cesena (il 3° stagionale, invece, il rigore trasformato contro l'Empoli in Coppa Italia). E segnò qui pure il 13 maggio 2012, quando Luis Enrique salutò la Roma.

DENTRO ANCHE PELLEGRINI Di Carlo ha aspettato metà ripresa per cambiare sistema di gioco, passando dal 4-3-1-2 al , fuori il capitano De Feudis e dentro l'attaccante Rodriguez. è, invece, intervenuto in anticipo, togliendo proprio , spinto in precedenza da De Feudis in aerea (possibile rigore) e facendo esordire il diciottenne Pellegrini. Anche il giovane centrocampista della Primavera adesso viene prima di . Per dare equilibrio all'assetto ha poi rinunciato a , inserendo Yanga Mbiwa, schierato da con che ha chiuso da ala sulla stessa corsia. Nel finale in campo anche , pure lui al debutto in campionato, per Gervinho. Nessun rischio, però, per : il disperato assalto del Cesena è stato controllato in scioltezza. Finalmente con personalità e autorità. Meglio tardi che mai.

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