CORSERA (G. PIACENTINI) - Il tono è basso, il volto è scuro, ma Rudi Garcia, a fatica, prova comunque a farsi forza. E dice: «Se giochiamo come nel secondo tempo, torneremo a vincere le partite». L’impressione è che lo dica più per convincere se stesso che gli altri, perché poi il tecnico che dopo Juventus-Roma si era detto sicuro «di vincere lo scudetto», ha dovuto ammettere: «Se abbiamo delle ambizioni e giochiamo contro gli ultimi in classifica dobbiamo vincere. Punto. Non ci sono alibi, anche se avevamo tanti assenti (Maicon, Castan, Cholevas, Strootman, Pjanic, Iturbe, Ibarbo e Totti) e alcuni giocatori non molto in forma. Ma comunque avevamo una squadra in grado di battere il Parma. Adesso non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo solo trovare continuità ».
Cita le statistiche, Garcia. «Abbiamo effettuato 20 tiri in porta (di cui, però, solo 4 nello specchio, n.d.r.) e la difesa di nuovo imbattuta conta poco se poi non si segna. Quando si affronta una squadra che viene qui a difendersi sappiamo che è importante sbloccare la gara. Non ci siamo riusciti, nel primo tempo non avevamo né gioco né ritmo, poi nella ripresa abbiamo fatto meglio, ma soltanto il futuro ci potrà dire se torneremo ad avere continuità».
L’Olimpico ha salutato l’uscita della squadra con un bel po’ di fischi. «La delusione è normale, volevano vedere la Roma vincere, sono delusi come noi» la giustificazione del tecnico, che spiega anche la scelta di. mandare in campo Gervinho e Doumbia, rientrati venerdì dalla Coppa d’Africa e con un solo allenamento nelle gambe: «Pensavo che il loro entusiasmo potesse essere positivo. Sapevo che non avevano 90’ nelle gambe e speravo, una volta andati in vantaggio, di poterli sostituire: ho potuto togliere solo Doumbia». Il quale è uscito tra i fischi, magari ingenerosi per un giocatore alla prima presenza. Oggi alle 14 ci sarà la conferenza di presentazione e magari sarà lui a spiegare i motivi di una prestazione insufficiente. Garcia, intanto, lo difende così: «Quando facciamo i cross abbiamo bisogno di un giocatore d’area e lui lo è. Forse non aveva le gambe giuste per giocare dopo i tanti viaggi fatti, non dobbiamo giudicarlo per questa partita».
Magari però poteva essere inserito prima Verde, che in questo momento sembra correre il doppio dei compagni. Garcia chiosa: «Ha cementato delle sue sicurezze e ne abbiamo bisogno per essere efficaci. Ma abbiamo bisogno anche di entusiasmo e lui, adesso, ne ha da vendere». Probabilmente, a Trigoria, è l’unico.