IL TEMPO (G. GIUBILO) - Con l'anno nuovo, tra consuntivi e preventivi, il governo del calcio si dedica alle celebrazioni, quanto attendibili è tutto da definire. La presidenza messa in castigo dall'Europa si attribuisce un otto in pagella. Immancabile il supporto della Lega, appecoronata nonostante i diversi obiettivi istituzionali: e dunque Maurizio Beretta spende parole al miele per Tavecchio e prevede un 2015 di gratificazioni per l'Italia, naturalmente quella calcistica.
Per ora evita di autocelebrarsi la Capitale, nonostante ne abbia legittimi motivi, soprattutto per le cifre record della Roma, vanificati dai prodigi juventini. L'anno nuovo, vicinissimo al via, vede non soltanto il secondo posto giallorosso, ma anche il terzo della Lazio, sia pure in folta compagnia.
E così il Cupolone può dedicarsi a sogni e promesse che non appartengono più alle stagioni in cui si lucrava su un pari nelle stracittadine, per non correre troppi rischi. Rappresenterà, il mese di gennaio, una svolta di grande rilievo per le due formazioni romane. Per quella in posizione privilegiata un calendario impegnativo, ma non terrificante, tra due delicate trasferte come quelle di Udine e Palermo, l'insidia del derby, che la dimensione attuale dei cugini rende problematico, poi il girone discendente ancora lontana da casa, a Firenze. Garcia dovrà partire senza due pedine importanti, la Coppa d'Africa si porta via Gervinho, l'attaccante più incisivo, ma anche Keita, buono per tutte le stagioni. Ritroverà finalmente Strootman, che per ora ha difeso dai tentativi di assalto delle corazzate europee, un elemento fondamentale per crescere e mantenere, se non migliorare, le posizioni privilegiate delle ultime due annate.
Guardando in prospettiva, per stavolta non immediata, a settembre inizierà, salvo ulteriori rinnovi contrattuali, la stagione del congedo dal più forte giocatore della sua storia, Francesco Totti, trentotto anni compiuti sono già traguardo memorabile.
Anche per la Lazio, il mese appena cominciato, anche se non ancora agonisticamente, delinea un cammino ricco di ostacoli insidiosi, ma l'obiettivo minimo del terzo posto è ampiamente alla portata.
E sarà quello che blinderà la conferma per Stefano Pioli, un rinnovo legato almeno alla conquista dell'Europa League, che per i laziali rappresenta una legittima aspirazione.
La stracittadina la sfida che monopolizza le attenzioni del tifo capitolino, è fatalmente al centro dell'interesse, la Lazio tenterà di arrivarci dopo avere eluso, nell'anticipo di sabato, le grandi ambizioni del vecchio amico Sinisa Mihajlovic, primo problema di una serie durissima, compresa la prima di ritorno in casa con il Milan, che aveva aperto il torneo vincendo all'Olimpico. Per chiudere la fascia ascendente, a cavallo del derby ci sarà prima il duello diretto per il terzo posto con la Samp, e subito dopo la visita del Napoli, insomma tutte le prime della classe da affrontare, salvo la Juventus. Pioli ritroverà un giocatore di fascia fondamentale come Candreva, continuità superiore a quella del talentuoso Felipe Anderson, che è stato buon sostituto. Altro recupero prezioso quello di Biglia, che in regia potrà dare fiato al vecchio Ledesma.
Alla resa dei conti, Roma Capitale presenta un programma ricco di difficoltà, ma anche di attrattive, garantito dall'alto livello delle avversarie di turno. Dovremmo divertirci, anche se è difficile che nel pomeriggio del derby, possano essere in due ad alzare i calici.