Subito in campo per allenarsi, smaltire la frustrazione generata dal pari di Palermo, cominciare a pensare all'impegno di Coppa Italia con l'Empoli. La Roma prova a voltare pagina, a non pensare per 48 ore alla Juventus e alla corsa scudetto, obiettivo che senza un'inversione di tendenza rischia seriamente di svanire con l'avvio del girone di ritorno. Rudi Garcia, che dopo l'allenamento si è intrattenuto a Trigoria assieme al dg Baldissoni e al ds Sabatini, è stato chiaro come non mai con la sua squadra. "Siamo a corrente alternata, è tempo di cambiare atteggiamento" il messaggio allo spogliatoio, condito da una stilettata di quelle che servono a pungolare il gruppo: "Quando mancano alcuni leader, gli altri devono prendersi più responsabilità". In assenza di Manolas, Maicon, De Rossi, Nainggolan, Keita, Gervinho e Totti, "mi aspettavo di vedere altri prendere in mano la partita. Su questo punto alcuni devono migliorare". Atteggiamento molle e scarsa personalità, ecco gli appunti mossi dal professore a gran parte della classe. Garcia non fa nomi, con la speranza di vedere una reazione del gruppo già dal prossimo impegno in Coppa Italia (dove mancherà Torosidis, out per due settimane a causa di una lesione di primo grado del retto femorale destro): "Io ci credo, ma in questo momento, con meno giocatori e meno scelte, ognuno deve fare di più. A cominciare da martedì". Solo dopo la sfida all'Empoli, con la Curva Sud aperta ai soli possessori della tessera del tifoso in seguito all'ordinanza del Prefetto, si tornerà a pensare allo scudetto e al duello a distanza con la Juventus. "Siamo solo a metà campionato e restano abbastanza gare per tornare primi" la convinzione del tecnico francese, che sprona la squadra a non lasciarlo da solo sul campo di battaglia: "Forse sanno che io non mollerò mai, mi piacerebbe però che ognuno di loro si prendesse un po' di responsabilità sulle spalle".
(ansa)