De Rossi-Montella: amici, inseguimenti e voglia di estero

24/01/2015 alle 09:18.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - Ci sono incroci nel calcio che segnano il destino. Incroci che nascono sulle amicizie vere, merce rara a queste latitudini. Come quella tra e Montella, nata 14 anni fa e costruita strada facendo tra sorrisi, sudore e qualche ferita (leggi separazioni, dove Montella — avendola vissuta prima — fu prodigo di consigli). Un’amicizia che domani vivrà l’ennesimo snodo e che poteva avere un futuro diverso. Come a inizio 2011, quando Vincenzo diventò non solo amico ed ex compagno, ma anche allenatore di Daniele.

FEELING Quando Montella lasciò Roma, una delle novelle era che fosse troppo amico di e . Vero, ma l’amicizia non è una colpa. E da tecnico, Vincenzo non regalò mai privilegi. Certo, ricompose la coppia -Pizarro, che con Spalletti era oro e con l’ultimo Ranieri, non si sa perché, sembrava non poter funzionare più. Ma la stima tra i due era nata prima, tra vita e di campo. E quando andò via Luis Enrique, non esitò: «Spero torni Montella, grande uomo e grande allenatore ». La risposta arrivò qualche mese dopo, tra le incomprensioni tra Daniele e Zeman: «Se vuole, per tornare felice può venire a Firenze». Attestati di stima, su di un’amicizia sincera.

SOGNANDO GLI STATES Del resto è persona di grande sensibilità, Vincenzo di onestà intellettuale. Il feeling era dietro l’angolo, si sono piaciuti subito. E ora spera di imitarlo per il finale di carriera: Vincenzo andò a Londra (al Fulham, dove ha ancora una casa), Daniele sogna gli States: «Ho delle fisse fin da piccolo: mi affascinerebbe giocare con il Boca Juniors o andare a vivere negli States. Magari ci andrò a finire la carriera, chissà». Per ora deve rimettere le ali alla Roma, fin da Firenze. E pazienza se Montella in 8 gare contro la Roma non ha mai vinto, stavolta all’amicizia non ci penserà.