AS ROMA MATCH PROGRAM (F. VIOLA) - Sono passati solo tre giorni da Roma-Manchester City. Da quando al fischio dell’arbitro Mazic, i tifosi hanno chiamato la squadra sotto la Sud. Nulla da festeggiare, il verdetto dice fuori dalla Champions, ma lo stadio canta ad alta voce “Vinceremo il tricolor”. Lui il tricolore lo ha vinto, con una giornata di anticipo proprio a Marassi, dove la Roma giocherà domenica prossima. Non potevamo ipotizzare un ex più coinvolto di Roberto Pruzzo, campione d’Italia nell’83. “Domenica non sarà una partita facile...”, le prime parole.
Quanto influirà l’uscita dalla Champions League per la squadra giallorossa?
“Niente, anzi creerà ancora più motivazioni nei giocatori. Il desiderio di rivalsa sarà un sprone in più a dare il massimo”.
Cosa è mancato a questa Roma per superare il girone e accedere agli ottavi di finale?
“La delusione c’è ed è giusto. Ma bisogna essere consapevoli dei valori sul campo; era un girone di altissimo livello, quello capito alla Roma. Il rammarico è grande, ma bisogna guardare avanti”.
I tifosi hanno chiesto a gran voce di puntare al campionato, come si vince lo scudetto a Roma?
“Bisogna gestire le situazioni, tutto il contorno. La cosa più ardua è affrontare delusione e esaltazione. La Roma ha un pubblico fantastico, che merita di più, merita di vincere”.
Nel fine settimana Roma e Juventus incontreranno le due squadre di Genova.
“La città di Genoa al momento ha soppiantato Milano. Genoa e Samp stanno facendo molto bene. Nella doppia sfida vedo apparentemente avvantaggiata la Juventus, che viene da un pari a Firenze e la passeggiata in Champions League. La Roma invece non è soddisfatta del pari con il Sassuolo e la delusione contro il Manchester Ci ty. Ma saranno due belle gare”.
A Marassi che gara vedremo?
“Il Genoa merita il terzo posto in classifica con i suoi 26 punti. Ha avuto fortuna in certe gare, ma ha vinto meritatamente con Milan e Juve”.
Tanti gol o pochi?
“Il Genoa gioca con grande inten sità e subisce pochi gol. Sarà una partita di corsa. Ma la Roma è più forte e ha giocatori importanti che possono risolvere la partita”.
E Gasperini?
“È il valore aggiunto di questa squadra. A Genova riesce a dare il massimo e sta facendo benissimo. Lui e Mihajlovic sono bravi e auguro loro di continuare cosi”.
Un giudizio su Garcia?
“Mi piace molto la svolta che è riuscito a dare lo scorso anno. La Roma ha giocato il miglior calcio d’Italia. Ripetersi è difficilissimo, se non hai vinto perché sono tutti pronti a criticare ogni piccolo passo falso”.
Lei è nell’undici della Hall of Fame giallorossa, che emozione è stata?
“È ancora una volta una manifestazione di affetto dei tifosi giallorossi nei miei confronti. Sono orgoglioso di far parte della storia di questa squadra e società, pur non essendo nato a Roma. Sono onorato che grandi e bambini ricordino quello che ho fatto per questa società”.
I bambini non l’hanno vista giocare dal vivo: cosa le dicono? Le riportano i racconti di nonni e genitori?
“Mi guardano un po’ increduli, si chiedono come da un fisico come il mio sia potuto venire fuori un calciatore. I giocatori di oggi hanno un’altra fisicità, almeno apparente”.
Esiste un attaccante come Pruzzo nel calcio di oggi?
“È una domanda a cui non ho mai saputo rispondere, sono stato un calciatore atipico che non aveva idoli e non saprei individuare un attaccante che mi somigli”.
A proposito di lei calciatore, come le è venuto in mente di fare una autobiografia?
“Mi hanno rotto le scatole per due anni e alla fine mi sono convinto”.
E ora il risultato finale le piace? Chi legge “Bomber” conosce il vero Roberto Pruzzo?
“Sì, sono soddisfatto del risultato finale. Ho capito che dopo tanti anni dal mio ritiro fosse giusto raccontare di me. Sapevo che i media avrebbero banalizzato alcuni temi, come quello relativo al suicidio, ma in proposito credo che ognuno di noi prima o poi si sia dovuto fermare, fare un bilancio e avere anche pensieri del genere. Io son diventato calciatore a forza, sono uno dei pochi che non è mai stato tifoso e che non aveva alcun idolo, forse avevo una storia diversa da raccontare”
Prima di salutarla quante possibilità ha la Roma di vincere questo campionato?
“Tante, almeno quante la Juventus. Direi 50%”.