LEGGO (F. BALZANI) - «Una partita formidabile». Due magie di Pjanic contro un Inter mai doma, e la Roma è ancora lì. Dopo aver sperato nel passo falso della Juve, la squadra di Garcia ha stretto i denti e reagito da grande squadra prima al gol di Ranocchia (che rompe l’imbattibilità interna di De Sanctis lunga quasi 7 mesi) poi a quello velenoso del fischiatissimo ex-Osvaldo che ha pensato bene di non mostrare la t-shirt «Vi ho purgato ancora» beccata a fine primo tempo dai fotografi senza però risparmiarsi il solito show con dito davanti alla bocca e mani dietro le orecchie. A esultare alla fine è Garcia che a fine partita è corso sotto la Sud sfogando tutta la rabbia al termine di una settimana difficile: «Non sono mai stato preoccupato, conosco i miei ragazzi e so quanto possono far male agli avversari. Abbiamo messo in difficoltà una grande squadra, una risposta clamorosa sul campo. La vittoria della Juve al 93’? Dipende solo da noi e i ragazzi lo sanno. Noi non guardiamo mai gli altri, ma solo la nostra strada. Possiamo migliorare, ma siamo felici e convinti di potercela giocare. Dobbiamo divertirci in campo, e oggi l’abbiamo fatto alla grande. Bisogna solo appoggiarsi sui fatti, abbiamo solo 2 punti in meno rispetto allo scorso anno in cui avevamo ottenuto 10 vittorie di fila ».
La Roma, seppur ancora convalescente e con evidenti fragilità difensive, ha mostrato per larghi tratti il bel gioco di inizio stagione e ha inanellato la 7ª vittoria di fila in casa restando in scia della Juve in attesa di 4 gare delicate da qui a fine stagione. «Prima del City c’è il Sassuolo. Dobbiamo pensare al campionato ora, poi giocheremo questa grande sfida » ammonisce però Garcia. Il tecnico è tornato anche sulla polemica con la Juve e sul paragone con Mourinho: «Io non sono come Josè, sono solo Garcia e non voglio aggiungere di più».