IL TEMPO (E. MENGHI) - Il meglio deve ancora venire. Vale per Iturbe, rimpianto a Verona e schiacciato dal peso del cartellino a Roma, vale per Strootman, assordato dai rumors inglesi e rallentato da una condizione fisica lontana dal 100%.
Il dato che salta subito all’occhio è lo scarso minutaggio dei due mancati protagonisti di questa prima parte di stagione. L’ora giocata dall’olandese tra Torino e Sassuolo nell’ultimo mese e mezzo racconta un ritorno lento e discontinuo, non perché il ginocchio operato ormai 9 mesi fa crei ancora problemi a Kevin, piuttosto perché il primo infortunio serio della sua carriera lo sta condizionando in campo e ne è un esempio lampante il pallone perso a Mosca negli unici 7 minuti di Champions a cui ha potuto partecipare. Sabatini aveva previsto tutto già a settembre e aveva messo sotto la voce «acquisti di gennaio» il centrocampista che Van Gaal (e mezza Europa) vorrebbe portargli via.
Il colpaccio estivo era, invece, Iturbe, strappato alla Juventus e prelevato dal Verona per circa 28,5 milioni di euro. Ma nella classifica dei meno presenti in campo l’argentino è riuscito a fare meglio solo del convalescente Strootman, del secondo portiere Skorupski, dello sfortunato Castan e delle comparse Paredes, Somma, Uçan ed Emanuelson.
I 354 minuti accumulati in campionato sono una miseria per uno arrivato con l’etichetta di lusso. Iturbe sa che con l’anno nuovo le cose dovranno cambiare, non solo per dimostrare di non essere un bluff, ma perché la Roma ha bisogno di lui: Gervinho starà via a lungo. Contro la Juventus e nel match d’andata con il Cska, l’argentino ha fatto vedere spunti simili a quelli che a Verona ricordano con malinconia, piccoli guai fisici hanno inciso sul suo rendimento e Garcia ora gli chiede una scossa. Con il Milan hanno giocato tutti gli attaccanti eccetto Iturbe (e Borriello), mentre Strootman si è scaldato a lungo senza entrare. A gennaio parte l’operazione riscatto.