La Roma torna a vincere dopo il pari allo scadere subito in Russia e risponde alla vittoria all'ultimo secondo della Juve nel derby con il Torino. All'Olimpico finisce 4 a 2 contro l'Inter di Mancini e Osvaldo. Dopo il 2 a 2 dell'Italo argentino ci pensa Miralem Pjanic con una doppietta a far volare i giallorossi in classifica che rimangono a meno 3 dai bianconeri.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
[...] Nella domenica caratterizzata da reti di pregevole fattura (Bruno Peres e Holebas le migliori) quella che pesa più di tutte è di Pirlo. Alla sua maniera, con una rasoiata a pochi secondi dal termine ha infatti regalato tre punti preziosissimi alla Juventus, ridotta in 10 ma con il pregio di averci creduto sino alla fine. Ci crede e non molla anche la Romache prosegue la rincorsa battendo un Inter in crescita. La squadra di Garcia ha ritrovato gioco e interpreti principali, uno su tutti, Gervinho.Un bel segnale per se stessa e il campionato, il duello con i bianconeri è ancora tutto da giocare.
GAZZETTA DELLO SPORT (L. GARLANDO)
Un certamen poetico più che una corsa scudetto: alla rasoiata di Andrea Pirlo, che ha deciso il derby all’ultimo respiro, ha risposto la doppietta di Miralem Pjanic che ha steso un’Inter combattiva. Una sfida a distanza tra poeti, appunto. Juve e Roma è anche questo sfoggio di qualità ed è anche per questo che la concorrenza, condannata alla prosa, sta molto più in basso [...]. Pjanic nella Roma ha la stessa imprescindibilità tattica di Pirlo. In una Roma disegnata per fare gol in corsa, l’arte di Miralem di imbucare e lanciare al momento giusto non ha prezzo. Molto più facile sostituire la corsa di Nainggolan, le geometrie di Keita e i tackle di De Rossi. Pirlo- Pjanic: lo scudetto passerà dai loro piedi e dalle loro idee.
LA REPUBBLICA (G. MURA)
[...] almeno un punto il Torino l’aveva più che meritato. Non l’ha ottenuto per un errore del giovane Benassi (come Strootman a Mosca). Un tifoso granata urla cose poco carine e Ventura, le vene del collo gonfie, gli risponde sopra le righe. Poi si scusa ai microfoni di Sky, da quel signore che è.
Bastava buttarla fuori, la palla. Invece è Pirlo che la butta dentro. Con più d’una conseguenza: derby vinto, eventuali polemiche soffocate, acqua sul fuoco della Roma, che potrebbe avere la sindrome da ultimi secondi: dopo Mosca e Manchester, Torino. La Roma respinge la sindrome, l’Inter la raggiunge due volte, poi s’arrende a Pjanic. Partita divertente, con difese allegrotte. Quella dell’Inter, di più. Ed è qui che Mancini (espulso) dovrà lavorare. Qualche segno di miglioramento s’è visto, ma la Roma ha più qualità, un Totti che fa ancora la sua parte e un Nainggolan impressionante per continuità. E, soprattutto, un gioco già collaudato, non da inventare. Alla fine, la differenza si vede tutta. E il braccio di ferro con la Juve continua.