Garcia: "Lo scudetto sarà nostro"

23/12/2014 alle 10:53.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - A furia di inseguire la , alla Roma è venuto un po’ il fiatone, ma non vuole ritirarsi da questa infinita maratona e, nonostante le occasioni perse, crede ancora di poter ambire alla medaglia d’oro. Lo 0-0 con il Milan l’ha fatto arrabbiare, ma ha ritrovato presto la serenità necessaria per continuare a guidare la squadra trasmettendole la giusta dose di ambizione quotidiana. «Vogliamo vincere dei titoli, io credo fermamente che possiamo diventare campioni d’Italia e lo diventeremo. O magari vinciamo l’Europa League», ha confidato il tecnico alla tv francese Canal Football Club in un’intervista andata in onda domenica sera ma registrata giovedì scorso sul campo B di Trigoria, prima di buttar via quei due punti maledetti che hanno rispedito la a +3. Le certezze di Rudi non sono state scalfite dai due pareggi consecutivi all’Olimpico, né dall’uscita dalla : «Fino a mezz’ora dalla fine della partita di ritorno con il Manchester eravamo qualificati. Abbiamo fatto un bel percorso, dobbiamo tener conto del fatto che partivamo con l’handicap della quarta fascia e siamo capitati nel girone con i campioni d’Inghilterra, di Germania e di Russia». Se in Italia qualcuno sta iniziando ad annotare errori di formazione ed eccessi di spavalderia linguistica, come quasi nessuno aveva fatto nel primo anno giallorosso di , in Francia lo hanno eletto miglior allenatore del 2014 per la terza volta di fila. Un attestato di stima che ha fatto molto piacere a Rudi: «Se ho vinto questo premio è grazie al mio staff, alla società, alla mia squadra», ma non gli ha fatto tornare la voglia di respirare l’aria d’Oltralpe: «Sto bene a Roma, amo tutto di questa à. Forse è il mio sangue mediterraneo che mi fa sentire bene qui. Ogni giorno scopro un calcio nuovo, in Italia è molto tattico».

Il Milan e la Sampdoria sono riuscite a bloccare la Roma sullo 0-0, risultato che per Gianni Brera era frutto di una partita perfetta, senza errori. E, invece, ce ne sono stati tanti in entrambe le gare, soprattutto davanti alla porta. Perdere Gervinho per la Coppa d’Africa è un inconveniente che avrebbe volentieri evitato, ma potrebbe essere l’occasione giusta per recuperare chi è rimasto nell’ombra, come e . Dopo aver ricordato con piacere alcuni giocatori allenati ai tempi del Lille, vedi Payet, oggi protagonista col Marsiglia capolista in Ligue 1, e vedi Hazard, ora pupillo di Mourinho, il tecnico ha elogiato davanti alle telecamere francesi i tre romani ( e sono entrati in diffida e dovranno stare attenti ai cartellini a Udine per non rischiare di saltare il derby) della sua attuale squadra: «Sono importantissimi per noi». Importante è proseguire il cammino in campionato evitando di commettere altri passi falsi: «Bisogna continuare così e costruire un grande futuro». Nella capitale.  non sembra affatto subire il fascino della panchina della Nazionale francese: «È ben allenata (da Deschamps, ndc), io amo la mia squadra e preferisco avere un contatto quotidiano con i miei giocatori». Rudi rientrerà al Bernardini con leggero anticipo rispetto al gruppo giallorosso: l’appuntamento per la ripresa degli allenamenti è lunedì 29 dicembre, lui conta di tornare a lavoro almeno un giorno prima. Qualcosa da rivedere c’è, per ora si gode le vacanze perché la maratona stanca, anche se lui dice che non stressa.