IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La rassicurazione, dopo la delusione-Champions, arriva da Sabatini. In occasione della cena natalizia a Villa Miani, il ds promette: «Ci inventeremo qualcosa, rastrelleremo i soldi che ci serviranno per eventuali acquisti. Un centrale? Non è da escludere». Improbabile che possa accadere a breve. Il nome nuovo è quello di Vlaar (Chiriches costa 8 milioni), svincolato tra 6 mesi e Schar del Basilea, pure lui in scadenza. Capitolo esterno: Montoya a gennaio lascerà il Barcellona, la Roma sfida la Juve anche se è più semplice prendere Johnson (libero a giugno). Il dg Baldissoni a Sky aggiunge: «Non cediamo Strootman».
IDEE DIVERSE - Mercato sfiorato indirettamente anche da Garcia mercoledì: «Dobbiamo avere giocatori più forti». Due modi forse diversi di pensare, quello del tecnico e del ds Da un lato la politica di Sabatini: investire sui giovani e tramite le plusvalenze accrescere nel tempo la forza della Roma. Dall’altro quella del francese: giocatori esperti per provare a vincere subito. Grazie alla sintonia tra i due e alla capacità di mediare del dirigente sono arrivati i vari De Sanctis, Maicon, Cole e Keita. Ma non solo. Perché nell’ultimo anno solare la Roma ha chiuso trattative che la porteranno a spendere, quando le operazioni saranno definite, oltre 60 milioni per giovani talenti.
Sanabria (11,9 milioni), Uçan (15,75), Paredes (8-9), Iturbe (28 milioni, commissioni incluse). Senza contare i prossimi arrivi in estate: De Silva (2) e Ponce (7). Investimenti che rispecchiano la logica con la quale la Roma si è mossa negli ultimi anni: una sorta di auto-finanziamento di lusso dove garantirsi delle plusvalenze sicure (le ultime certificate: Lamela +15,2, Marquinhos +27,5, Osvaldo +5,2, Bradley +5) per aumentare la forza economica del club. Discorso che Garcia ha accettato ma che, dati alla mano, fatica poi a mettere in pratica. Dodò (anche per lui +9 di plusvalenza) e Jedvaj sono già andati via mentre Paredes, Uçan e Sanabria hanno giocato in tre 35 minuti. Il tecnico francese non lo dirà nemmeno sotto tortura ma se parte di quei 60 milioni fossero stati spesi per assicurarsi un centravanti e due terzini di prima fascia lo avrebbe certamente preferito. Il problema è che acquistare Jackson Martinez a 28 anni per 30 milioni, avrebbe poi precluso l’eventuale possibilità di farci una plusvalenza in futuro. E da queste dipende la crescita tecnica della Roma. Meglio allora investire la stessa somma per il 22enne Iturbe che in prospettiva potrebbe rivelarsi il nuovo Lamela.