IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - «Questa squadra ha un’anima, se ce ne fosse stato ancora bisogno di dimostrarlo. Con l’uomo in meno siamo riusciti a rimontare due gol,eccezionale. Il tutto davanti al Sassuolo, squadra dalle grandi qualità». Rudi Garcia nasconde gli errori e vede il bicchiere mezzo pieno. Rifarebbe tutto,anche lasciare in panchina 4 big in una partita comunque importante, seppur quattro giorni prima della super sfida con il City, privo di Aguero infortunatosi pesantemente ai legamenti. «Una stagione non si può fare in undici, sono contento di quelli che hanno giocato. Abbiamo trovato lo specchio troppo poco però, a mio avviso. Alla fine è un buon punto che conterà a fine campionato, ci sarà modo di riprendere la Juve. Quanto ad Aguero, mi dispiace, lo avrei voluto in campo mercoledì». Gli episodi si compensano? Avrebbe dato il rigore? «I punti che si perdono non si compensano, mai. Per quanto riguarda il mani in area bisogna avere uniformità: noi abbiamo preso un rigore in questa stagione per una mano davanti alla faccia». Garcia non getta la croce addosso a De Sanctis e si coccola Ljajic. «E' in piena fiducia e quando un giocatore è così può fare grandi cose».
Un altro piccolo grande uomo. Uno che dove lo metti sta. Alessandro Florenzi, il rinnovo del contratto, se lo sta sudando, a suon di prestazioni. Ieri anche la fascia al braccio. «E’ una bellissima emozione e spero che non sia la prima e l’ultima. La partita? Un pari che sa quasi di vittoria». Florenzi difende Strootman. «Sono un po’ incavolato con chi ha fischiato lui e la squadra. Lasciate in pace Kevin». Ieri sera la squadra è rimasta a cena tutta insieme all’Olimpico.