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"Dai col City ce la faremo"

07/12/2014 alle 10:37.
roma-sassuolo-esultanza

GASPORT (F. ODDI/C. ZUCCHELLI) - «Montella il favore già ce l’ha fatto, adesso tocca a Di Francesco». Niente da fare, la reazione finale della Roma serve a poco: la era e resta a +3, dopo un turno che si pensava potesse favorire i giallorossi. Per Daniele, 30 anni, appena rientrato da un viaggio di lavoro a Londra («Alle 13 sono sbarcato a Fiumicino, panino ed eccomi qui, ho ancora le borse in macchina»), l’ottimismo era tanto, non fosse altro perché, da un campione d’Italia all’altro, sembrava la giornata ideale per ritrovarsi a un punto dalla in testa alla classifica. Nei dintorni dell’Olimpico prima del fischio d’inizio era difficile trovare un romanista poco sereno o poco fiducioso: la storia della Roma è piena di occasioni perse, e la sua squadra sembravano quelli giusti per sfatare quel «mai una gioia» troppo spesso compagno delle (dis)avventure giallorosse. Niente da fare, come sopra. «Non credo che influirà la partita col , l’occasione è troppo importante», diceva Massimiliano. Con moglie e figlia, la piccola Sofia di 8 anni, vive a Rimini ma quasi ogni volta che la Roma gioca in casa è all’Olimpico: «Siamo abbonati – spiega – e ci troviamo molto bene al settore famiglia. Lo scudetto? Ci crediamo, come tutti».

ANSIA Quelli che sembravano crederci di meno erano i giocatori, annichiliti dai 2 gol del Sassuolo (mentre la curva intonava i soliti cori contro i napoletani) E pensare che, in molti, aspettavano la festa con un ospite speciale, , al rientro da titolare. Per tutti valgono le parole di Alessia, allo stadio con la sua maglia: «Finalmente torna dall’inizio, lo aspettavamo». Quando l’olandese esce l’Olimpico comunque lo applaude, quando invece è a lasciare il campo per doppia ammonizione suonano profetiche le parole di Roberto: «Dopo tutto quello che gli è successo questa settimana, aveva la serenità per giocare?». Forse no, di certo ce l’aveva Adem .

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