GASPORT (F. ODDI) - Nelle ultime 9 giornate della scorsa stagione, quando era ancora utilizzabile e utilizzato dagli Allievi, Lorenzo Di Livio ha giocato in Primavera più di quanto gli sia capitato nelle prime 11 di quest’anno: 7 presenze e 1 gol nel 201314, appena 4 spezzoni in questi mesi. Anche nelle coppe pochissimo spazio: ha dovuto aspettare la quinta gara (e l’infortunio di Di Mariano) per esordire in Youth League, a gara in corso a Mosca, e ha segnato subito, con un pallonetto che ha impressionato tutti, Sabatini incluso, perché non è facile far scendere il pallone all’incrocio calciando da centro area. Una rete pesantissima, sullo 00, che ha regalato alla Roma (c’è stato anche il 20 su rigore di Verde, ma mancava un minuto alla fine) la qualificazione agli ottavi con un turno di anticipo. Non è bastato: domenica, col Napoli, De Rossi lo ha tenuto in panchina, e per sbloccare lo 00 (missione fallita) al posto di Ferri ha inserito Vasco, un regista, avanzando D’Urso all’ala, nel ruolo di Di Livio jr. Che mercoledì, contro il Parma, in Coppa Italia, ha giocato 28’ al posto del capitano, segnando due volte.
MATURATO Brevilineo, come papà Angelo, grande corsa, dribbling perfetto con palla incollata sempre al piede, lo scorso anno, con Roberto Muzzi, ha completato la maturazione: era una ragazzino col talento del predestinato e il carattere della primadonna, il talento è rimasto, ma ora è un 17enne che suda e si impegna per fare il calciatore professionista. Una «fatwa » di Arrigo Sacchi, che lo vide con le mani sui fianchi durante un raduno dell’Under 15, lo ha tenuto fuori dal giro azzurro, lo scarso utilizzo di questi mesi gli impedisce di rientrare, ora che l’ex c.t. non è più in Figc. La soluzione potrebbe arrivare a gennaio: se Ferri, utilizzato da fuoriquota, andasse in prestito in Lega Pro, ci sarebbe più spazio per Di Livio. Che vorrebbe giocare di più, e non ha ancora il contratto da professionista: se continuerà a trovare poco spazio, qualche club estero potrebbe provare a portarlo via da Roma.