GASPORT (M. GRAZIANO) - Massimiliano Allegri ha bisogno dei tre punti in campionato per tenere la Roma a distanza, ma allo stesso tempo non può permettersi una squadra spompata nella sfida di martedì contro l’Atletico Madrid, gara senza ritorno nella corsa agli ottavi di finale di Champions. Sta allora pensando a un turnover importante, da «assorbire» almeno in parte con un ritorno al rodatissimo 3-5-2. L’idea è quella di preservare quattro-cinque titolari di Coppa. Lichtsteiner è squalificato, mentre i vari Padoin, Marchisio e Tevez dovrebbero partire dalla panchina, dove ci sarà pure Morata e non Llorente: da non escludere dunque una maglia da titolare in Champions per l’ex Real Madrid.
ALLEGRI E I VIOLA Juve in ogni modo solida al Franchi, grazie a un centrocampo di altissimo livello, con Pirlo in regia, Pereyra ed Evra larghi, Vidal e Pogba interni. Insomma, fisicità e tasso tecnico restano altissimi, e Allegri spera di passare su un campo dove ha già vinto ai tempi del Milan, 2-1 nell’anno dello scudetto, con reti di Seedorf e Pato. Di certo, non troverà grandi applausi, visto che da queste parti è ancora apertissima la ferita del 2012-2013, stagione nella quale il Milan di Allegri portò via ai viola un posto Champions al fotofinish e fra mille polemiche arbitrali. «Sarà durissima - dice Max -, credo che la Fiorentina ultimamente abbia trovato equilibrio e risultati importanti. Giocano un buon calcio e in casa loro non è mai semplice, noi però dobbiamo venire via con una vittoria». Già, la Roma tiene, e non perde occasione per dirsi convinta di vincere lo scudetto. «Non ho nulla da rispondere - continua Allegri -. Oggi davanti ci siamo noi. Il campionato è lungo, la Roma sta facendo grandissime cose. Li vedo molto sicuri, è vero, dovremo essere altrettanto determinati. È normale ascoltare certe dichiarazioni: l’anno scorso hanno fatto un campionato eccezionale, sono arrivati secondi, e quindi hanno l’obbligo di vincere lo scudetto, c’è poco da fare».
OTTIMISMO A chi parla di una Juventus in calo fisico contro il Toro, Allegri fa notare «quell’ultima palla recuperata in pressing nella metà campo granata con ripartenza e gol di Pirlo. Ed eravamo in 10. No, io vi dico anzi che stiamo bene, molto bene. Certo, non mancano infortuni pesanti come quelli di Asamoah, Romulo e Barzagli, ma presto recupereremo Caceres e la rosa è ampia e forte. Interventi sul mercato di gennaio? Vedremo, magari in difesa, la società è vigile». (...)