Roma titolare, Garcia ora vede l’effetto che fa

15/11/2014 alle 10:02.
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GASPORT (D. STOPPINI) - È come se anche la Roma del campo avesse voluto costruire una newco dove far confluire tutte le passività. non ingrana? Gervinho e vanno davvero in Coppa d’Africa? In attacco qualcuno ha il mal di pancia? Tutto ok, ci sono gli asset a garanzia. L’asset , che un giorno sì e l’altro pure urla «i migliori siamo noi». C’è l’asset , che a Trigoria con l’occhio innamorato dice: «Questa squadra ha tutto per portare a casa qualcosa». Ha tutto sì, perché da qui in avanti si vedrà un’altra Roma, forse la vera Roma, di sicuro una Roma mai vista. Tornano tutti: dietro una sosta di campionato, c’è una squadra che fa il pieno di fiducia.

Roma cambia pelle Fiducia che servirà, perché in un mese la Roma si gioca l’aggancio alla e la qualificazione agli ottavi di League. Essere secondi, dopo aver giocato in apnea, era un traguardo. L’obiettivo di è che in campionato non diventi un’abitudine. Come? Magari anche cambiando strategie. Il rientro di è l’assist migliore. Ieri l’olandese ha giocato tutti i 70 minuti di partitella organizzata con la Primavera: buone sensazioni, ma pure la convinzione che per essere considerato un titolare bisognerà aspettare almeno dicembre. Da lì in poi, ogni scenario va considerato possibile. Magari anche quello di una squadra pronta a cambiare pelle in alcune occasioni, per sfruttare il potenziale di un reparto che giustifica ambizioni da scudetto. E così sarà probabile vedere contemporaneamente 4 dei 5 centrocampisti di , con trequartista e una punta in meno.

e Gervinho Punta che oggi, a leggere il rendimento, sarebbe : l’argentino soffre l’inserimento in una squadra costretta spesso a costruire — almeno fino a quando non sblocca il risultato, a volte anche dopo —, l’esatto opposto del Verona di un anno fa. E poi mettici un ginocchio che scricchiola ancora dopo i colpi ricevuti allo Stadium. Eppure di ha bisogno. A maggior ragione ora che la Coppa d’Africa è confermata e Gervinho, con la vittoria di ieri, si avvicina sensibilmente alla qualificazione. L’ivoriano (come probabilmente pure ) mancherà per un mese, dopo la sosta di Natale.

e la panchina Un guaio in prospettiva, nell’attesa è bene godersi la ritrovata abbondanza. Manca e mancherà ancora per un po’ («Quando tutto sembra contrario, Dio mi incoraggia a proseguire», ha twittato il brasiliano), ma dopo la sosta e Astori rinforzeranno una difesa in costante emergenza. D’ora in poi la Roma potrà scegliere. Un po’ come il c.t. belga Wilmots, che mercoledì scorso ha deciso di non far entrare , che pure si stava scaldando nel test contro l’Islanda. Il Ninja non l’ha presa bene, da quel momento ha smesso di corricchiare ed è tornato in panchina, nonostante le insistenze del della nazionale. In Belgio ne è nato un caso. A Trigoria, sotto sotto, il fatto che non abbia giocato neppure un minuto non è dispiaciuto affatto.