LEGGO (R. BUFFONI) - La chiesa è ancora al centro del villaggio? Garcia sta vivendo il suo peggior periodo romano negli stessi giorni in cui l’anno scorso si esaltò: il 31 ottobre 2013 la sua Roma centrò il record delle 10 vittorie iniziali consecutive; sabato scorso a Napoli è incappata nella sconfitta di campionato più netta (al di là del punteggio). Ad aprire le voragini è stato l’1-7 col Bayern, ma ci sono crepe evidenti da un po’. Come quella del terzino sinistro. Come lo scarso repertorio offensivo, fatto al 90% dagli spunti di Gervinho, dalle invenzioni di Totti e dalle discese di Maicon. Le attenuanti non mancano (vedi il lungo ko di Castan) e la corsa scudetto non è compromessa, ma dopo Manchester la squadra ha fatto pericolosi passi indietro.
1) Allergia ai big-match. In nove sfide con Juve e Napoli, 3 vittorie e ben 6 sconfitte - Il bilancio della Roma di Garcia nelle sfide con Juventus e Napoli è eloquente: 9 partite tra campionato e coppa Italia con tre vittorie (1 con la Juve e 2 col Napoli) e 6 sconfitte. Nelle tre sfide al San Paolo, tutte perse, 0 gol segnati.
2) Peccato di superbia. Disastroso aver sfidato il Bayern a viso aperto e dire: «Sarà scudetto» - È un macigno l’1-7 col Bayern, affrontato con Iturbe-Totti-Gervinho e Pjanic. Squadra troppo sbilanciata contro avversari di acclarato livello superiore. Azzardato dire: «Vinceremo lo scudetto » qualche giorno dopo il ko con la Juve.
3) Gervinho dipendenza. Dagli spunti dell’ivoriano dipendono quasi tutte le manovre offensive - Senza le invenzioni di Gervinho è molto difficile che la Roma riesca ad essere pericolosa. È inevitabile che la dipendenza dall’ivoriano diventi un limite della squadra. E se Totti non è in giornata Gervinho “non parte”.
4) Iturbe ai margini. Dopo 10 giornate l’acquisto più costoso non è protagonista - L’argentino è stato pagato 28 milioni diventando l’acquisto più costoso della Roma americana, il terzo più oneroso della storia giallorossa dopo Batistuta e Cassano. Eppure Iturbe non ha ancora un ruolo definito in squadra, non è un titolare.
5) Equivoco Destro. Il bomber della squadra è una riserva emedita di chiedere la cessione - Con 4 gol è il capocannoniere della Roma, ma Destro resta una riserva della Roma di Garcia. Il marchigiano è visto come cambio di Totti, ma in campo ricopre una posizione totalmente diversa dal capitano. Possibile che non possano giocare insieme?
6) Infortuni a catena. Dodici guai muscolari su 14 infortuni totali: preparazione errata? Su 14 infortuni registrati da inizio stagione, ben 12 hanno natura muscolare. Garcia in questo caso divide il banco degli imputati col preparatore atletico Rongoni: anche la sua Lazio, col doppio impegno campionato Europa League, ebbe questi problemi.