GASPORT (D. STOPPINI) - Va dove ti porta il cuore, ma pure dove arrivano le gambe. E le gambe della Roma in questi giorni sono maledettamente pesanti, frutto di quella micidiale combinazione tra infortuni e impegni ravvicinati. Quale dei due sia la causa dell’altro, è difficile da stabilire. E allora è meglio partire dai dati di fatto: la Roma ha cambiato modo di allenarsi, rispetto alla scorsa stagione: lavoro basato più sulla forza, con tante ore trascorse in palestra e meno sul campo. Un anno fa non era così. Ora Rudi Garcia, con il suo preparatore Paolo Rongoni, ha scelto una via diversa: carichi maggiori con l’obiettivo di mantenere uno standard di forma costante per tutta la stagione, anche in considerazione del doppio impegno campionato-Champions.
FIDUCIA E PERPLESSITA' - La lunga serie di infortuni, 11 dei quali muscolari, ha però messo in allarme più di qualcuno dentro Trigoria. Tutti a caccia di una spiegazione, ma una risposta non c’è. Anzi: c’è la fiducia massima di Garcia nei confronti di Rongoni, questo sì. Fiducia che il tecnico ha ribadito anche personalmente ai dirigenti giallorossi. Fiducia che però alcuni giocatori starebbero perdendo: anche tra i big dello spogliatoio, c’è chi avrebbe mostrato pubblicamente le proprie perplessità sui metodi di allenamento, con carichi di lavoro giudicati troppo pesanti. E una certa distanza di veduta, tra le diverse personalità di Trigoria, ci sarebbe anche sulla gestione del recupero degli infortunati.
NIENTE MAICON - Una lista, peraltro, che continua ad allungarsi. Ma i...caduti di Monaco non sono certo addebitabili alla preparazione: Florenzi è alle prese con una distorsione alla caviglia destra, gli esami hanno escluso lesioni ma il giocatore è in forte dubbio epr il Torino. Come pure Holebas, che ha subito un trauma al torace, nella stessa zona già colpita nei match con Juventus e Napoli. Buone notizie sul fronte Keita: per il maliano solo un crampo, tra oggi e domani dovrebbe allenarsi con i compagni. Pochissime le chance invece di vedere in campo Maicon: ecco perché Torosidis sarà costretto agli straordinari, dopo il recupero in extremis di Monaco. Aspettando il Torino, con più cuore che gambe.