Il Bayern resta di un altro pianeta. Garcia: «Ma siamo sempre secondi»

06/11/2014 alle 09:20.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - «Praticamente abbiamo am-messo che loro sono più bravi». Non è finita come all’andata, ma quando l’umiliazione per il 7-1 subìto fu totale. Ma la sensazione di impotenza è la stessa. La Roma ha perso 2-0 ieri sera all’Allianz Arena però non ha mai dato la sensazione di poter creare il minimo fastidio al Bayern Monaco. I primi ad accorgersene sono stati i calciatori in campo, e lo ha detto appena finita la partita. «Abbiamo fatto meglio della gara all’Olimpico - le sue parole - ma era difficile anche prenderne altri sette. Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo giocato diversamente, abbiamo praticamente ammesso che loro sono più bravi. Le nostre contromisure non sono bastate per portare a casa almeno un punto, ma abbiamo fatto tutt’altra figura». La buona notizia è che, grazie alla vittoria a sorpresa del Cska Mosca per 2-1 in casa del Manchester , la Roma è - incredibilmente - ancora seconda e può ricominciare a pensare al campionato. «Il primo tempo dell’Olimpico col Bayern - ha proseguito - e quello con il sono stati episodi, questa squadra per un anno e mezzo ha abituato tutti a ben altre prestazioni. A Monaco era una sfida impossibile, ripartiamo dalla gara col Torino, che forse per noi è ancora più importante. Gli assenti? È riduttivo parlare solo di loro, la rosa è forte anche così e possiamo fare bene soprattutto in campionato». Un pensiero alla gara di domenica l’ha avuto anche nel fare la formazione. «Ho fatto delle scelte - le spiegazioni del tecnico - perché avevo bisogno di aggressività, ma anche per perché era importante risparmiare alcuni giocatori per la gara col Torino. Il Bayern è una squadra forte, il nostro atteggiamento tattico e mentale era quello giusto. Abbiamo giocato la gara che mi aspettavo, complimenti ai ragazzi anche se abbiamo perso: l’immagine della partita d’andata è cancellata, tutti hanno lavorato bene, eravamo organizzati. Se ci avessero detto che dopo le due gare col Bayern saremmo stati ancora secondi non ci avremmo creduto: il nostro destino è nei nostri piedi. Ci sono ancora due gare da giocare, possiamo superare il girone ed è la cosa più importante». Ha voltato pagina anche . «Siamo consapevoli - ha detto il Ninja - che il Bayern sta un paio di passi più avanti rispetto a noi. Ci siamo adattati al loro gioco: loro non hanno avuto tante occasioni e noi abbiamo dimostrato che siamo una squadra che è capa- ce anche di difendersi. L’importante era dare un segnale a noi stessi che l’andata è stato solo un incidente, non possiamo lamentarci perché siamo ancora secondi nel girone e nulla è perduto. L’importante, anche in campionato, è tenere il nostro passo».