LEGGO (F. BALZANI) - Il ritorno alla vittoria e quello in campo di Strootman. La Roma, chiuso il cerchio terribile iniziato con l’1-7 e terminato a Monaco, può finalmente tornare a sorridere. I giallorossi, dopo il 3-0 al Torino, restano a 3 punti dalla Juve e dopo la sosta potranno contare su un calendario più agevole. «Ma io sono sempre stato sereno – taglia corto Garcia -. Non sono due partite sbagliate a cambiare le cose. Siamo sempre qua, siamo in corsa per tutto. Abbiamo visto una Roma al 100% sul piano fisico che ha giocato una bella partita dimostrando di avere fame. Questa squadra è intelligente, può cambiare modulo in corsa (ieri si è visto un abbozzo di 3-4-3, ndr). Dopo la sosta riavremo tanti infortunati e potremo continuare il nostro cammino».
Ad aprire le danze ieri sera ci ha pensato Torosidis, poi il timbro di un Keita superlativo (per lui e Manolas però affaticamento muscolare e forse niente nazionale) infine la magia di Ljajic che esulta polemicamente zittendo la tribuna. Altra piccola polemica (subito rientrata) quella tra Totti e Garcia: al momento del cambio il capitano ha allontanato l’abbraccio del tecnico ed è sceso negli spogliatoi senza passare per la panchina. Si aspettava di giocare di più visto che c’è la sosta e non ci sarà a Bergamo perché squalificato. «Abbiamo già parlato negli spogliatoi e ci siamo chiariti. Francesco voleva segnare, ma è il mio miglior giocatore e non voglio si faccia male. Ho cercato di preservarlo. Tutti vorrebbero restare in campo per 90’».
Qualche minuto prima della partita lo stesso Totti era stata profetico: «Torneremo a essere brillanti». Ha allontanato le critiche degli ultimi giorni invece Pjanic: «Siamo usciti da un momento delicato ma nessuna crisi, abbiamo sempre giocato per vincere. Vogliamo fare una striscia positiva di vittorie, il campionato è lungo e noi vogliamo lo scudetto. Poi ora è tornato Kevin». Appunto, Kevin Strootman: l’olandese, dopo 8 mesi di calvario, è entrato negli ultimi 10 minuti tra il boato del pubblico e l’abbraccio dei compagni. «Strootman è tornato un giocatore, una grande gioia anche se non è ancora al 100%», ha concluso Garcia. E l’olandese di rimando: «Ho lavorato per 8 mesi e ora sono più forte di prima. È stata una emozione unica».