LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Fosse per Garcia, che a lui non rinuncerebbe mai, sarebbe già in campo. Ora l’attesa è (quasi) finita: Kevin Strootman è ormai pronto a tornare in campo con il gruppo: 10 giorni, 15 al massimo, prima di riprendere l’allenamento con i compagni. Un’ottima notizia per la Roma, anche se Kevin non ha fretta di rimettere gli scarpini: «In campo tornerò solo quando sarò al cento per cento, solo così posso essere utile», giura il centrocampista. Che ha scelto di seguire il protocollo di recupero olandese, con rientro meno frettoloso: quasi 2 mesi dopo rispetto alle abitudini italiane. Il medico olandese Heijboer che lo ha operato la vede così: «Inutile forzare i tempi: dopo la rottura di un crociato si deve guarire anche psicologicamente ». Per questo Kevin lavora 7 ore al giorno con il fisioterapista olandese Massier e i preparatori Chinnici e Ferrelli, immaginando come sarà tornare: «Non penso tanto al rientro quanto al primo gol nel mio stadio».
Intanto i suoi nuovi agenti, la Sports Enterteinment Group, hanno già incontrato a Trigoria il ds Sabatini: per presentarsi e discutere di spese per la fisioterapia in sospeso. Presto torneranno con l’idea di ventilare l’ipotesi di un adeguamento contrattuale (ovviamente subordinato al rientro in campo). Strootman in fondo guadagna «solo» 1,7 milioni a stagione, e per resistere come vuole Pallotta («Non lo cediamo nemmeno per 75 milioni di sterline») ai nuovi assalti del Manchester — dove gioca van Persie, anche lui assistito dalla Seg — rivedere gli accordi esistenti aiuterebbe. Intanto il centrocampo della Roma è pronto ad accogliere un nuovo nome: ieri il vice di Sabatini, Massara, ha incontrato in un hotel vicino Termini gli agenti di Rabiot. Già a 2 giorni dalla fine del mercato estivo il suo acquisto dal Psg, dove ora è fuori rosa, era a un passo. Mancava il tempo tecnico per definirlo: che non mancherà da qui a gennaio