GASPORT (F. ODDI) - «Ho imparato a giocare in Brasile»: Edoardo Soleri risponde così se gli chiedi della sua carriera. Rivelazione degli Allievi della Roma dello scorso anno, conferma della Primavera di questi mesi. Sabato a Frosinone è partito titolare per la prima volta nella categoria: due gol, il secondo con uno spettacolare colpo di tacco su cross basso di Di Mariano, ed è già capocannoniere della squadra, con gli stessi 4 centri di Daniele Verde, appena entrato nel giro azzurro e prima squadra. Si era sbloccato a Catania Soleri, poi una settimana fa con l’Empoli il suo gol è arrivato al 90' sull’11, consentendo ad Alberto De Rossi di rimanere a punteggio pieno. Ora è un'arma in più in vista del derby di domani.
Sudamerica - La Roma lo ha preso dal Futbolclub poco più di un anno fa, ma la sua storia calcistica comincia ben lontano dall'elegante scuola calcio di Via degli Olimpici: nato a Roma, è volato via prestissimo, al seguito del padre, dirigente d’azienda, mandato a lavorare prima a Buenos Aires, poi a San Paolo, dove il figlio si è iscritto alla prima scuola calcio. Poi la famiglia è tornata in Italia, e lui ha ricominciato dall’Acqua Acetosa, poi tre anni al Futbolclub, e il grande salto alla Roma, categoria Allievi Nazionali. A inizio anno non trovava spazio neanche in panchina, poi Roberto Muzzi decise di spostarlo da centrocampista a centravanti, ed è cambiato tutto. Diciassette anni, 192 centimetri d’altezza, piedi più che buoni e un paragone che fanno in tanti addetti ai lavori, con il giovane Luca Toni