GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Il coro è unanime: «Dobbiamo rialzarci subito». La sensazione, vedendo i volti con cui i giocatori sfilano in zona mista e davanti alle tv, è che Garcia dovrà essere, ancora una volta, un bravo psicologo. Perché il colpo è stato forte e la squadra non fa niente per nasconderlo. Basti pensare a Miralem Pjanic: «Come volete che stiamo dopo questa partita? Così...», dice il bosniaco.
Testa alla Samp Poteva vivere la goleada di ieri a parte invertite perché Pjanic piaceva, e neanche poco, al Bayern Monaco ma poi ha rinnovato con la Roma e l’interesse dei tedeschi si è sciolto come neve al sole. Un po’ come si sono sciolti lui e i suoi compagni: «Ci aspettavamo una partita di altro tenore, adesso è difficile accettarla. Ma dobbiamo farlo e pensare già a sabato». A Marassi ci sarà la Sampdoria (intanto oggi esami al ginocchio di Maicon, che spera di esserci), l’Olimpico ha provato a tracciare la strada: ha esultato al gol del provvisorio 15 di Gervinho (rete numero 100 in Champions) e poi ha cantato «Vinceremo il tricolor» con la squadra sotto la curva Sud. L’ivoriano è stato uno dei pochi a salvarsi, con quella testa che va veloce come le sue gambe e lo può aiutare a dimenticare in fretta il Bayern. Pjanic, invece, sembra rimasto ancora in panchina, scosso dopo la sostituzione: «Questa non è la vera Roma e non so spiegare cosa sia successo. Se non avessimo preso quel gol all’inizio forse le cose sarebbero andate diversamente. Certo è — ammette — che non siamo riusciti a fare 5 passaggi di fila. Però siamo ancora secondi nel girone e con 3 partite abbiamo la possibilità di qualificarci. A patto però che non succedano più cose del genere, dobbiamo rialzarci».
De Sanctis Per farlo serve archiviare in fretta quanto successo ieri e già oggi, a Trigoria, Garcia parlerà alla squadra. Davanti alle tv di presentano i più esperti, dopo Pjanic tocca al portiere Morgan De Sanctis: «Il nostro pubblico è stato encomiabile, ci sono stati sempre accanto nonostante questa partita. Di questo sostegno diamo loro atto, sapremo farne tesoro». Poi sulla partita: «È stata ingiustificabile.Dobbiamo prenderci le nostre responsabilità: si può perdere, ma non così. Siamo convinti di poter fare meglio, ma c’è un solo modo per dimostrarlo: fare bene in campo, perché tutto passa da lì».