IL MESSAGGERO - Basta con la Juventus, non ci pensiamo più. Abbiamo un campionato quasi intero da giocare e una Champions League con grandi partite. Non possiamo fissarci sull'unica gara dal risultato scontato, dobbiamo guardare avanti: oggi al Chievo, senza distrazioni sul Bayern Monaco, avversario martedì allo stadio Olimpico. Garcia, come sempre, metterà in campo la migliore Roma possibile, in difesa e centrocampo. In attacco ha un pò di abbondanza e sceglierà di usare il pomeriggio per una iniezione di fiducia a Mattia Destro e Ljajic che sono molto importanti per l'equilibrio della rosa. Il Capitano - unico caso nel suo genere - ci sarà in ogni caso: in campo, in panchina o nello spirito. Di Francesco Totti si è parlato molto in questi giorni, anche a sproposito, dopo le sue interviste di Torino. Eppure, è tutto così semplice: il Capitano respira l'aria malsana della tribuna padronale bianconera, sopporta con gli altri insulti e aggressioni, rientra negli spogliatoi e raccoglie gli sfoghi della squadra, esce e ci mette la faccia. Dice in pubblico quello che tutti pensano e dicono in privato. È' un grande campione, ma anche un condottiero. Va tutelato e difeso, perché è indicato come un bersaglio. Noi sappiamo e ricordiamo che la faccia l'ha messa ogni volta che la Roma ne ha avuto bisogno e che gioca da anni con un pezzo di ferro in una gamba. Noi lo ricordiamo, siamo giallorossi con lui e anche per lui.