Destro diventa un caso: è gelo con la società. Astori out, Manolas c’è

31/10/2014 alle 09:21.
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LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Forse è quasi meglio non avercelo il tempo per pensare a che effetto faccia stare di nuovo in cima. Di certo la Roma non riesce a godersi il primato ritrovato mercoledì sera contro il Cesena: colpa della questione , il centravanti scontento che dopo il quarto gol nelle ultime 4 gare da titolare ha mugugnato dalla pancia dell’Olimpico: «Gioco poco? fa le sue scelte, io prenderò le mie decisioni».

Un po’ come dire di voler riflettere sul proprio futuro. Per la verità chi lo conosce lo racconta anche pentito dello sfogo, quasi spiazzato dalla portata che avevano avuto le sue parole. Con pare abbia scambiato qualche parola ieri, nel pomeriggio a Trigoria, dopo una chiacchierata telefonica con l’agente. Nessun colloquio invece con il ds , e forse è proprio questo il punto della questione: se vuole riflettere, anche la Roma lo farà. Anzi, è proprio il club — dopo le parole decisamente a sproposito dell’attaccante, visto l’aggancio in vetta alla — a fare valutazioni per il futuro. Di ritrovarsi ostaggio dei capricci dei tesserati la società non ha alcuna voglia. I problemi di sono altri.

Intanto la trasferta di , sabato: mancherà Astori, alle prese con un guaio muscolare al flessore — si teme una lesione — che lo terrà fuori almeno due settimane. Proverà invece a esserci , nonostante un colpo al ginocchio sinistro. Per appuntamento mercoledì contro il Bayern. Stasera la squadra arriverà a con un volo charter e alloggerà a due passi dallo stadio. Scelte imposte dalla di che, in assenza di tifosi romanisti, teme che obiettivo di possibili esagitati in cerca di vendetta dopo la morte di Ciro Esposito possano diventare i giocatori. I club avevano pensato di portare i bambini delle due squadre allo stadio come segno di fratellanza. Il clima teso ha imposto di evitare.