IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Daniele De Rossi è il primo a presentarsi davanti ai microfoni. E dopo un 7-1 subito in casa non deve essere semplice. Sguardo ancora frastornato, parole che nascondono una grandissima delusione ma la voglia, se possibile, di ripartire già sabato a Genova: «Risultato che non viene per caso e forse ci ridimensiona. Aspettavamo questa gara da tanto e questo tipo di sconfitta è una pugnalata al cuore. La gente continua a starci accanto e credo che questa stagione potrà essere ancora positiva. A partire dalla Champions, possiamo ancora superare il turno». Nonostante le sette sberle, il nazionale azzurro ha un moto d’orgoglio: «E’ chiaro che c’è una differenza tecnica ma non credo che sia come quella vista in campo. Non so perché abbiamo preso tutti questi gol ma tra quindici giorni faremo meglio, almeno ci proveremo». E’ andato tutto male, anche a livello fisico (soprattutto nel primo tempo) il Bayern andava a velocità doppia: «Loro corrono tantissimo, sono piccolini, rapidi e in più sanno tutti giocare a pallone. La palla la tengono due minuti mentre noi, invece, se ci andava bene, trenta secondi. Probabilmente stavano meglio di noi, però quando ti riesce tutto, è più facile. Lo vediamo in Italia, quando noi dopo mezz'ora siamo avanti 3-0 e i nostri avversari li vedi boccheggiare perché non gliela facciamo mai vedere».
ANALISI SPIETATA Analisi spietata ma quanto mai lucida. Ci si accoda anche Pjanic: «Forse se non avessimo preso subito i gol sarebbe stata un’altra partita. Il problema però è che non ci hanno concesso spazi e hanno pressato per novanta minuti. Non siamo riusciti a fare cinque passaggi di seguito. Ci dispiace ma siamo ancora secondi. Queste partite non debbono più accadere». Laconico il d.s. Sabatini: «Usciamo ridimensionati, ci interrogheremo perché non ce l’aspettavamo».