REPUBBLICA.IT (M. MONTI) - Maicon archivia il Brasile e riparte dalla Roma. A tre giorni di distanza dalla gara contro l'Empoli è il reparto difensivo della squadra a tenere occupati i pensieri di Rudi Garcia. Il tecnico francese, che ha accolto di buon grado il rientro in gruppo di Castan, deve fare i conti il delicato caso Maicon: dopo essere stato cacciato dal ritiro della nazionale brasiliana, il terzino ha fatto rientro in giornata nella capitale. Ora sarà compito dell'allenatore - coadiuvato dalla società - cercare di capire quanti e quali stimoli possano accompagnare la stagione del brasiliano e l'incontro tra le parti a Trigoria sembrerebbe aver consegnato alla Roma un calciatore totalmente disponibile in vista del campionato e aperto nel fornire spiegazioni sull'accaduto. Intanto, non sembra esserci fine al calvario di Federico Balzaretti: "Per i medici forse non potrò’ più’ giocare a calcio". Mentre fiducioso Juan Manuel Iturbe sul futuro del club giallorosso: "Possiamo fare grandi cose".
MAICON A ROMA - Motivi disciplinari, una notte brava, problemi fisici o vicende personali. Dopo tanto parlare, società e allenatore hanno ascoltato direttamente dalla viva voce di Maicon i motivi che hanno spinto il Ct Carlos Dunga a cacciarlo dal ritiro della nazionale. Strano per un calciatore che era stato uno dei principali pilastri del primo ciclo Dunga alla guida della selezione verde-oro (dal 2006 al 2010), strano perché solo venerdì scorso era sceso in campo per disputare l'intera partita amichevole contro la Colombia.
I dubbi che hanno assalito i dirigenti giallorossi e Rudi Garcia sono stati alimentati dalle difficili comunicazioni con il coordinatore generale della Seleçao Gilmar Rinaldi - volto noto a Trigoria in quanto procuratore di ex quali Adriano e Simplicio - con il quale il brasiliano avrebbe avuto un duro scontro, reale motivo della sua esclusione. Agli interrogativi sull'alterco con la Seleção, si vanno ad aggiungere quelli relativi agli stimoli di Maicon per la stagione appena iniziata e alla delicata situazione contrattuale (scadenza fissata al 30 giugno 2015). Il brasiliano è atterrato a Fiumicino alle 13.10 - circa mezz'ora in ritardo rispetto all'orario di atterraggio previsto - con il volo Az-613 proveniente da Miami. Berretto, occhiali da sole, zaino in spalla, nessun rappresentante della società pronto ad accoglierlo per portarlo a Trigoria: dopo essersi defilato da un'uscita secondaria si è recato nel pomeriggio al Fulvio Bernardini per il confronto con Rudi Garcia e Walter Sabatini. Un'occasione utile per analizzare le reali intenzioni del calciatore che nel mese di agosto era già stato al centro di polemiche a causa del tardivo rientro dalle vacanze estive. Ora, dopo il lavoro di scarico sui campi di Trigoria, si potrà tornare ad indagare sulla sua tenuta atletica giorno per giorno - come accaduto nello scorso campionato - e discutere su quanto il caos generatosi nello spogliatoio verde-oro possa averne eventualmente compromesso il rendimento stagionale già ai nastri di partenza. E poi c'è la questione irrisolta dell'adeguamento contrattuale. Maicon guadagnerà circa 1,7 milioni - circa uno in meno rispetto alla passata stagione - al termine del quale terminerà il rapporto con il club giallorosso: "Io voglio stare qui per tanto tempo", aveva assicurato alle telecamere della tv ufficiale del club giallorosso prima di partire per il ritiro della sua nazionale. Le tempistiche inducono a pensare che a breve si lavorerà per cercare un accordo, non prima, però, di aver passato in rassegna gli ultimi, complicati, eventi che lo hanno coinvolto con il Brasile.
CASTAN TORNA IN GRUPPO, ITURBE PRONTO PER UNA GRANDE STAGIONE - Rudi Garcia può comunque tornare a sorridere. Infatti, a distanza da venti giorni dall'infortunio muscolare rimediato durante la presentazione all'Olimpico contro il Fenerbache, Leandro Castan è tornato ad allenarsi con il gruppo: un innesto fondamentale vista la leadership assunta dal brasiliano dopo la partenza di Mehdi Benatia. Il calciatore si è allenato oggi seguendo un programma di potenziamento a carichi crescenti in mattinata, e insieme al gruppo durante la seduta pomeridiana. L'intenzione è quella di seguirne gli sviluppi per capire se rischiarne o meno l'impiego nella gara di sabato contro l'Empoli: l'imminente esordio in Champions League contro il CSKA Mosca (17 settembre), potrebbe far optare lo staff medico di Trigoria per una gestione razionale del calciatore al fine di non mettere ulteriormente a rischio la sua incolumità fisica. Chi sarà sicuramente a disposizione per una maglia da titolare è Juan Manuel Iturbe. L'attaccante argentino ha dichiarato al canale tematico del club di aver "scelto la Roma perché e quella che più mi voleva. Garcia ha parlato tanto con il mio procuratore per farmi venire qui e questo è ciò che mi ha convinto". Le aspettative per la stagione sono alte: "La Juve e' forte - le parole di Iturbe - ma lavoriamo sempre per migliorare e penso che potremo fare tante cose belle. I tifosi hanno tanta fiducia in me, devo andare piano piano e imparare al meglio gli schemi del mister". Chiusura su Francesco Totti: "Lo guardavamo in tv quando giocava la Roma. Puoi essere un campione ma bisogna essere anche una grande persona: lui lo e' perché' aiuta tutti i compagni".
BALZARETTI SHOCK - Lontana, purtroppo, la luce in fondo al tunnel per Federico Balzaretti, lontano dai terreni di gioco dallo scorso novembre. Dopo la conferenza fiume a Trigoria, il laterale sinistro ha parlato nuovamente delle sue condizioni sulle pagine del settimanale Chi: "Ho pianto, davanti ai compagni e dinnanzi a mia moglie. Ho pianto per la rabbia e per il dolore. Ho subito due interventi chirurgici ma la pubalgia di cui soffro non e’ guarita. Anzi - aggiunge Balzaretti - ha causato uno stato degenerativo anche dopo la seconda operazione. Per i medici forse non potrò’ più’ giocare a calcio". Parole che sembrano spegnere quell'ultimo filo di speranza a cui l'intero ambiente Roma si era aggrappato per poter tornare a vederlo in campo entro l'attuale campionato: "Mi fa troppo male. Mi hanno operato due volte, ho sopportato un grande dolore sia fisico, sia mentale. Sto lavorando duramente per tornare a giocare. Sono consapevole che oggi non riuscirei a disputare una partita intera. Devo ripartire mentalmente da capo". Ripartire sì, ma - come ovvio che fosse per un calciatore così ineccepibile dal punto di vista etico come lo stesso Balzaretti - senza scordare mai il significato della parola gratitudine: "La Roma e’ stata splendida con me. Il presidente James Pallotta avrebbe potuto mandarmi via invece lui ha scelto di sperare con me". E la speranza, si sa..