GASPORT (A. PUGLIESE) - Uno gode ogni volta che vede all’orizzonte il Parma, l’altro non fa cilecca «mai, io faccio sempre gol», per sua stessa ammissione. E pazienza se devono dividersi la casella di centravanti, finché la barca va lasciamola andare. Sarà così anche stasera, quando probabilmente tra Totti e Destro ci sarà staffetta, il modo migliore per tenerli vivi entrambi e non scontentare nessuno. Più facile che parta Totti, per poi vedere Destro in corsa. «La panchina? Per me non è un problema, ma una risorsa in più», aveva detto Mattia prima del Cagliari, salvo poi reagire in modo scomposto per la sostituzione.
Da qui alla Juve «Ci ho parlato, ma quello che ci siamo detti resta tra di noi», ha spiegato ieri Garcia. Ed è giusto che sia così, anche perché probabilmente Rudi avrà rassicurato Destro per il suo futuro. Già a cominciare da sabato prossimo, magari, quando all’Olimpico arriverà il Verona e (proprio nel giorno dei 38 anni di Totti), probabilmente la staffetta sarà inversa: Destro dal primo minuto, Francesco dentro in corsa. Anche perché, subito dopo, ci sono all’orizzonte due partite in cui la Roma si gioca un bel po’ della sua stagione, con le trasferte di Manchester (in Champions contro il City) e di Torino (in campionato con la Juve). E lì, probabilmente, Totti sarà dominante su Mattia, proprio come stasera. Del resto, il Parma è la sua vittima preferita (20 gol, 19 in campionato e uno in Coppa Italia) e proprio a Parma, quasi dieci anni fa, indossò per la prima volta la maglia numero dieci (30 ottobre 1994). Per Mattia («Il giorno più bello della mia vita? Il gol alla Fiorentina dopo il lungo infortunio») ci sarà spazio in corsa. E, strada facendo, aumenterà a suon di gol.