LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Un po' di questioni da chiarire, qualche battuta, un pizzico di filosofia e tanto mercato. Walter Sabatini attira su di sé i riflettori, con un messaggio chiaro da lanciare al campionato: «La Roma gioca per vincere lo scudetto. Abbiamo costruito una squadra competitiva, senza però dimenticare che pure tutte le altre si sono rinforzate. Anche la Juve non si è certo indebolita, ma è sbagliato non pensare che hanno fatto 102 punti e potrebbero ripetersi». Lontano il Sabatini che tre anni fa parlava di “Rivoluzione culturale”, più concreto quello attuale, che parla con schiettezza di mercato. «Strootman sul mercato a gennaio? Il nostro desiderio forte è tenere Kevin, sarà un punto di forza quando tornerà e per noi oggi è incedibile. Lo proteggeremo, però non so quello che succederà, le regole del calciomercato le conosciamo». Le stesse che hanno portato alla cessione di Benatia per circa 30 milioni dopo che il ds ne aveva pubblicamente chiesti 61. «Perché la mia valutazione era per un monolite, quello che invece abbiamo venduto era il simulacro di Benatia, un giocatore senza voglia e motivazioni ».
Forte la difesa di Maicon («Ha rifiutato a tanti soldi per venire alla Roma, gli dobbiamo rispetto») e l’ammissione sul probabile arrivo di Rabiot a gennaio. «Un giocatore eccezionale che vorremmo, non a parametro zero e ci comporteremo con il Psg correttamente ».
Ironica e soft la considerazione sul presenzialismo di Lotito. «È anche divertente, credo lo faccia in contrapposizione con i tifosi della Lazio che non lo vogliono. Comunque quando parla De Rossi lo devono ascoltare tutti perché non dice mai cose banali».