IL MATTINO (D. SAMATARO) - «Daniele De Santis non è stato accoltellato, il bluff è stato scoperto». A gridarlo, con forza, è l'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia Esposito. Le indagini relative alla triste vicenda del 3 maggio scorso, che ha portato alla morte del tifoso del Napoli Ciro, si rinnova con nuovi elementi. Dopo che i legali di De Santis, il presunto omicida, hanno sostenuto, anche con un certo clamore, che il loro assistito avrebbe subito alcune coltellate prima di reagire, c'è la replica, anche mediatica, degli avvocati del povero Ciro. Prove chiare e oggettive emergono da alcuni documenti. Innanzitutto dal referto medico del Pronto Soccorso dell'Università Cattolica Sacro Cuore, che ha prestato le prime cure mediche a Daniele De Santis. Il referto, emesso alle 00.49 del 4 maggio scorso, riporta solo «fratture, lussazione esposta tibiotarsica e perone destro fratture costali frattura ossa nasali processi trasversi» escludendo dunque alcuna ferita da taglio e, quindi, da accoltellamento.
La stessa versione si desume anche dall'udienza del 7 maggio scorso, con il giudice che, nell'interrogatorio svolto a Regina Coeli, chiede a «Gastone» la sua ricostruzione dei fatti rappresentatogli anche l'accusa di aver sparato a Ciro Esposito. «Non mi ricordo - dice più volte De Santis - ho preso solo un sacco de botte, ho un trauma cranico... Ho la gamba... Non posso ricordarmi quello che ho fatto quando ho ricevuto... dice che ho sparato, non me ricordo, sono sotto sedativi». Seppur farraginoso De Santis non fa alcun riferimento a presunte coltellate ricevute. Ecco perché l'avvocato Angelo Pisani intende sottolineare con forza quella che è per lui la verità. «De Santis - dice il legale - che è il principale responsabile dell'agguato al pullman dei tifosi azzurri e dell'omicidio di Ciro Esposito, non è mai stato accoltellato. La sua ricca fedina penale indica tante risse precedenti con possibili segni relativi a vecchie ferite, ma come risultante anche dagli inconfutabili referti medici di presidi sanitari diversi e poi dai medici dell'ospedale di Viterbo dove è ancora ricoverato De Santis».
Insomma peri legali della famiglia Esposito sono state sostenute cose inesatte al fine di sollevare un polverone mediatico. «Il bluff oramai è stato scoperto e, nonostante le minacce che abbiamo ricevuto, non faremo un passo indietro e interverremo nel processo per contestare ipotesi illogiche ed azzardate. Il nostro impegno - sottolinea Pisani - è volto a volere giustizia per questa esemplare famiglia di Scampia». E non solo, a quanto pare. I legali di Esposito intendono anche ristabilire la verità mediatica. «Chiederemo ai giudici - spiega Pisani - di punire anche i responsabili di ogni inquinamento mediati-co delle prove e, per la temerarietà, chi fa disinformazione e tenta di nascondere o favorire i responsabili di questa tragedia».