GASPORT (M. CECCHINI) - Impressioni? Con la pancia piena di punti (tre), si cambia con più serenità. Una cosa è certa. Mercoledì prossimo in Champions, contro il Cska Mosca, la Roma sarà assai diversa rispetto a quello vista ieri ad Empoli. Davanti a De Sanctis, infatti, con tutta probabilità toccherà a Torosidis e Holebas sulle fasce, con i confermati Manolas e Astori al centro della difesa. Ovvero: i tre quarti della retroguardia della Nazionale greca. In mediana il bastone del comando toccherà a Keita, all’esordio da titolare, ai cui fianchi giocheranno Nainggolan e Pjanic.
In attacco Tutto diverso il tridente offensivo, visto che — insieme a Totti — s’incroceranno le frecce Gervinho e Iturbe. A contarli bene perciò, rispetto all’undici iniziale di Empoli, ci dovrebbero essere sette cambi. Non è un caso che alla fine gente come Florenzi e Destro — o gli stessi «anziani» Maicon e Cole — siano usciti stremati, probabilmente perché sapevano di dover stavolta dare tutto in campionato per essere pronti a un eventuale minutaggio più ridotto in Champions, partendo ovviamente dalla panchina. Garcia quindi può sorridere: solo una rosa così può permettere lussi del genere.