IL TEMPO (A. SERAFINI) - Vietato distarsi. Non fa altro che ripeterlo Rudi Garcia, che nonostante la carica acquisita dopo la vittoria di Parma, preferisce non mollare la presa. Oggi all’Olimpico arriva il Verona, l’ultimo passaggio prima della settimana di fuoco dove i giallorossi affronteranno in trasferta Manchester City e Juventus. Il francese non ha voglia di affrettare i tempi: «Il mio unico avversario è il Verona,tutte le partite sono importanti e se non entriamo in questa ottica diventa difficile mantenere la concentrazione».
A Trigoria c’è la voglia di poter sfruttare l’onda positiva lasciata dalla punizione vincente di Pjanic al Tardini: «Ho visto una squadra veramente bella – ribadisce Garcia – unita e con lo spirito giusto». Rimanere aggrappati alla testa della classifica è già diventata la priorità, in una nuova corsa a 2 che secondo il francese nasconderà molte insidie: «Dopo 4 giornate non si può parlare di un duello con la Juve e non penso che questo campionato si vincerà oltre i 100 punti come lo scorso anno. Ci sono formazioni in grado di poter spostare gli equilibri, è presto per giudicare».
Per il Verona stessa lista dei convocati utilizzata a Parma in attesa di buone notizie dall’infermeria: Itube è quasi pronto e dovrebbe volare a Manchester, Castan punta la Juve anche se sarà dura. Intanto il turnover continua con i giocatori disponibili: «Paredes per esempio è pronto per giocare, altrimenti posso cambiare l’atteggiamento offensivo» annuncia Rudi. Se sarà 4-3-3, dentro l’argentino al posto di Keita. Altrimenti largo al 4-2-3-1, con Florenzi, Ljajic e Gervinho dietro la punta. Che sia Destro o Totti. Anche Emanuelson ha qualche chance, ma non in difesa dove si va verso la conferma della linea greca supportata da Yanga-Mbiwa.