IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Un esordio del genere probabilmente non se l'attendeva nemmeno lui. Dopo aver visto la “sua” Roma annichilire il Cska Mosca, Rudi Garcia non può nascondere la felicità per una vittoria che lancia Totti e compagni in vetta al girone in compagnia del Bayern Monaco: «Era importantissimo partire con tre punti, il girone è come un mini-campionato di sole sei partite e può essere pesante iniziare così. Ora andremo a Manchester con più fiducia e faremo di tutto per tornare con un risultato positivo. Abbiamo giocato con velocità, ma è stata l'efficacia a fare la differenza stasera, non solo la voglia. Io ottavo re di Roma? Sono solo l'allenatore della Roma, e felice di esserlo. Siamo sulla strada giusta e dobbiamo continuare così, peccato solo per gli infortunati».
A tal proposito improbabile che Iturbe e Astori possano recuperare per domenica ma quello che lo infastidisce di più è che una serata bellissima come quella appena vissuta sia stata macchiata dagli incidenti fuori dallo stadio: «Non è normale, il calcio è una festa e non può trasformarsi in una battaglia. Dobbiamo fare di tutto per buttare fuori certa gente. E fuori dallo stadio c'è la polizia per questo». Più a suo agio quando può tornare a parlare di calcio: «Sapevamo che tra le linee era possibile avere dei palloni pericolosi per i difensori russi, così abbiamo giocato anche con la velocità dei nostri due davanti. Stavolta però a fare la differenza è stata anche l’efficacia, non solo la voglia. Il Cska vale molto di più di questo risultato, abbiamo fatto un grande inizio e chiuso velocemente il match».
Nonostante la pressione e le attese della vigilia è sembrata una Roma serena: «E' stato il mio atteggiamento prima della partita e l’ho trasmesso ai giocatori. Abbiamo lottato tanto per giocarla la Champions ed ora che ci siamo non dobbiamo metterci pressione, dobbiamo giocare con entusiasmo. Questo gruppo è fantastico, ha piacere di giocare insieme e così ha dato piacere anche ai nostri tifosi». Inevitabile la domanda sull'attacco: «Ho la fortuna di avere 7 attaccanti o forse 8, perché metto Florenzi tra gli attaccanti. Hanno tutti profili differenti, anche Iturbe da Gervinho. La mia fortuna è quella di poter scegliere il miglior attacco che forse, un giorno, potrà contare di due attaccanti centrali, chi lo sa. Destro? Gioca bene anche con Totti perché altrimenti non avrebbe fatto così tanti gol l’anno scorso. Sono contento di avere Francesco e Mattia. Totti ha poi la capacità di fare tanti assist in grado di farci vincere. Et voilà...».