IL TEMPO (A. AUSTINI) - Il colpo Iturbe in attacco, un centrocampo costruito per non sfigurare di fronte a nessuno, una difesa rivoluzionata e, potenzialmente, migliore nel complesso rispetto allo scorso anno nonostante la partenza dolorosa di Benatia. È positivo il bilancio del quarto mercato romanista guidato dall’inarrestabile Sabatini. Dopo aver accolto Holebas (ha scelto la maglia nr. 25), si è chiuso senza sorprese dell’ultim’ora, con lo sbarco, le visite e la firma di Mapou Yanga-Mbiwa che va a sistemare la difesa in due ruoli: al centro e sulla fascia destra. È costato 1,3 milioni di euro per il prestito, mentre al Newcastle andranno altri 7 milioni se la Roma deciderà di riscattarlo il prossimo giugno. Rinviato, invece, il colpo con cui Sabatini sognava di chiudere la sessione estiva: Adrien Rabiot rimane al Psg che ieri mattina ha rifiutato l’ultima proposta proveniente da Trigoria. Dopo aver convinto il ragazzo, i giallorossi erano pronti a investire circa 10 milioni di euro in due tranche, oltre a una percentuale garantita ai francesi su una futura rivendita.
Niente da fare, lo sceicco non ha ceduto nonostante ora rischi seriamente di perdere Rabiot senza incassare un euro: il suo contratto scade tra 10 mesi. La Roma ci riproverà a gennaio, passando ancora per il Psg visto che sa di non poter competere con i grandi club d’Europa la prossima estate, quando la fila dietro il centrocampista svincolato sarebbe molto più lunga. La dirigenza romanista ha trascorso l’ultima giornata di mercato dentro gli uffici di Trigoria. Che Wenger fosse nella Capitale l’hanno scoperto di pomeriggio, niente a che vedere con Destro. «Può succedere tutto fino all’ultimo» la frase sibillina del manager francese dell’Arsenal, ma il bomber marchigiano ieri aveva ben altro a cui pensare. Dopo le nozze ad Ascoli è corso da Conte a Coverciano, poi ritroverà il suo spazio nella Roma tra campionato e Champions.
Oltre a Totti e Destro, Garcia potrà contare ancora su Borriello, che è rimasto sereno in vacanza a Ibiza e ha già bloccato la sua stanza d’albergo nella Capitale fino a dicembre: se a gennaio non spunterà un’offerta (forse dagli States), la Roma sarà costretta a pagare per intero il suo ingaggio monstre da quasi 7 milioni lordi compresi i premi. Le mancate partenze di Borriello e di Curci, che poteva finire prima al Lens e poi in Turchia, contribuiscono all’aumento complessivo del monte ingaggi. Ecco perché il club ha contenuto i costi sui cartellini: il saldo è negativo per circa 21 milioni, con un impatto sul fabbisogno finanziario corrente di circa 10 milioni.
I 26 milioni più 4 garantiti dal Bayern per Benatia hanno fatto tornare i conti di un’estate senza soste. Undici acquisti, tre dei quali a parametro zero (Cole, Emanuelson e Keita) e quattro in prestito oneroso (Astori, Yanga-Mbiwa, Uçan e Paredes), a fronte di cessioni poco dolorose a parte Benatia, con l’altro «colpo» in uscita Dodò, che frutterà 9 milioni. Romagnoli ha firmato per la Samp, il giovane Cedric va al Nimes. Sabatini ha fatto il pieno e si è tenuto un tesoretto e un posto da extracomunitari per gennaio, ora tocca a Garcia guidare la macchina. Senza sbandare.