CORSERA - Italia Nostra torna all’attacco contro il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Ieri la rete di associazioni Carteinregola ha inviato un appello al sindaco Ignazio Marino per chiedere di sospendere la decisione, attesa entro il 4 progetto, circa la pubblica utilità della proposta per la realizzazione dell’impianto sportivo e delle cubature annesse.
Secondo Carteinregola, prima di procedere, è necessario un confronto con tutte le istituzioni, compresi i Municipi, e soprattutto con la città, con le associazioni che operano sul territorio, con i comitati di cittadini che rischiano di trovarsi un maxi-progetto calato dall’alto. Italia Nostra, con una nota inviata alle agenzie di stampa, ha dichiarato di condividere l’appello di Carteninregola, «perché una proposta progettuale di tale complessità non riguarda solo l’ambito dell’area proposta, ma interessa tutti i cittadini che finora non sono stati coinvolti mentre sono essi i veri titolari del pubblico interesse».
La vicenda è comunque molto complessa e contro il nuovo progetto, perlomeno nei termini in cui esso è stato presentato finora, si sta creando un asse sempre più bipartisan, che raccoglie non solo le associazioni ambientaliste, ma anche associazioni civiche e comitati spontanei di cittadini. Il timore è che dietro le maglie larghe della legge sugli stadi si possa nascondere una maxi-speculazione edilizia e una cementificazione dell’area interessata.