LA REPUBBLICA (M. PINCI / P. BOCCACCI) - Stadio della Roma, l'accordo è vicino. La società alzerà il budget per le opere pubbliche da 270 a 320 milioni, pagando cosi i 50 necessari per il collegamento metro tra la stazione Magliana eTordi Valle, considerato indispensabile. E oggi verticea New York (ore 15.30 italiane) di Marino e Caudo con il patron della Roma Pallotta e il suo braccio destro Mark Pannes.
Il sindaco ieri mattina è partito per la Grande Mela con l'assessore all'Urbanistica. E in tasca già un sì di massima della società: i 270 milioni per le opere pubbliche promessi arriveranno a 320, per poter realizzare il tratto di metropolitana in superficie che dovrebbe portare allo stadio per le partite almeno la metà dei tifosi.
Pallotta dunque rilancerà, ma a patto che non vengano ridotte le cubature per le quattro torri con destinazione commerciale che dovrebbero sorgere accanto. Insomma è un braccio di ferro dal quale, alla fine, tutte e due le parti vogliono uscire vincenti. Per cui si punta all'accordo per arrivare al 3 settembre con la certezza che il Comune valuti il progetto "di pubblica utilità". Aggiungendo naturalmente al tratto di metropolitana, l'ammodernamento della Roma-Lido, lo svincolo fino alla Roma-Fiumicino e la sistemazione della via del Mare. «Penso che lo stadio sia un'opportunità straordinaria per la città» ha detto Marino appenaarrivato a NewYork «ed è per questo che, trovandomi per motivi personali in viaggio negli Stati Uniti, ho voluto anticipare l'incontro per rispettare così i tempi di legge per la decisione. La stellapolaredella nostra amministrazione è l'interesse pubblico, sia dal punto di vista dei trasporti e del valore dell'opera, in quanto moltiplicatrice di occasioni per l'economia, e sia per lo sport. E di questo che parleremo con Pallotta, sapendo di aver un interlocutore serio e competente».