LA REPUBBLICA (F. BIANCHI) - I toni si alzano. Manca poco d'altronde, lunedì 11 si vota e questi sono giorni decisivi. Tavecchio perde consensi, si rifugia in paragoni imbarazzanti e non ascolta il consiglio di Malagò (“Carlo sparisci per 10 giorni”). Le sue parole testimoniano un disagio forte. «Davanti a un non consenso di una Lega importante si farebbero altre considerazioni»: riferimento alla Lega Pro, ex serie C, che si riunisce oggi. Lui non ci sarà, «non vado all'assemblea per non influenzarli». E ribadisce quello che aveva detto al n.1 dello sport, non «ho cambiali da pagare né padroni». Poi, la nuova gaffe: «L'assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subìto io in questi giorni». Per la verità, Lee Harvey Oswald fu ucciso il 24 novembre '63 a Dallas, due giorni dopo aver sparato al presidente degli Stati Uniti.
«In quanto a gaffe, Tavecchio va davvero alla grande», sorride Cairo, presidente del Torino, che non lo vota. «L'unica cosa che non si dice in questi giorni - conclude Tavecchio attaccando il suo rivale - è che ci sono devastanti interessi di altri. Quali? Lo sapete tutti». A casa, a Ponte Lambro, quando c'è il tg spegne la tv, non gli va di fare la parte del diavolo. Ma parla... Albertini si sente più forte e i calciatori di Roma e Juve si schierano al suo fianco, e contro Tavecchio. Dopo De Rossi e De Sanctis («figura inadeguata»), ecco lo juventino Giorgio Chiellini: «Sono rimasto sconcertato per le parole di Tavecchio, bisogna smetterla di fare certe figure con il mondo. Il calcio deve porre rimedio. Come? Votando Albertini, siamo ancora in tempo ».
La settimana-chiave inizia oggi, a Firenze. Assemblea di Lega Pro: i due candidati non ci saranno ma quante fra le 60 società dell'ex serie C si sfileranno dall'appoggiare Tavecchio? Dieci? Renzo Rosso, re dei jeans e patron del Bassano, ha cambiato idea e assicurato il suo appoggio al n.1 dei Dilettanti. Macalli agiterà lo spettro del commissario per tenere il più possibile uniti i suoi. «Noi siamo con Tavecchio e non abbiamo mai sbagliato: i club non mi hanno detto niente, per ora». Poi un altro passaggio importante giovedì: a Lerici assemblea (e calendari) di serie B. «Non mi risulta ci sia malcontento fra i 21 club: certo apriremo un dibattito ma fatti nuovi per ora non ne vedo proprio», assicura Andrea Abodi, il primo a schierarsi con Tavecchio. Gli arbitri (2%) potrebbero decidere di votare scheda bianca. Il candidato delle quattro Leghe sta studiando intanto una soluzione per i due vicepresidenti. «Ti stupirò» ha detto a Malagò l'altro giorno. Possibile che ci sia una soluzione diversa rispetto alle ipotesi Lotito e Macalli. Non è del tutto escluso nemmeno un accordo in extremis, anche se per ora le due parti si guardano in cagnesco. Ma fra sabato e domenica prossima, qualcosa potrebbe davvero succedere. Ricordiamo che il sindacato calciatori decide solo domenica, proprio alla vigilia delle elezioni, i suoi consiglieri federali (De Sanctis al posto di Albertini) mentre la Lega di A farà una verifica interna solo un paio d'ore prima del voto. Nessun summit congiunto intanto oggi al Coni: Malagò ha le idee chiare e giovedì parte per le vacanze.