IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un allenatore vorrebbe tutto e subito. Un direttore sportivo sa che spesso i migliori affari si fanno all’ultimo assalto. La normale differenza di vedute dai rispettivi ruoli torna d’attualità nella Roma. Oggi la squadra è forte e completa, il 1° settembre lo sarà ugualmente ma forse con un paio di pedine diverse. E i conti a posto.
Dopo la prima amichevole in terra austriaca, Garcia ha confermato la sensazione che il mercato giallorosso non sia ancora finito, lui che invece sperava di salire tra i monti con la rosa definita. «Dovremo aspettare l’inizio di settembre per avere un quadro finale. Mi auguro che non succeda nulla di importante». Sì, perché al tecnico andrebbe benissimo affrontare la stagione con la Roma attuale, mentre il qualcosa «di importante» che potrebbe accadere è ad esempio la cessione di Benatia.
Il marocchino è ancora giallorosso, ieri è partito di nuovo titolare, ma Garcia non si sente al riparo da possibili sorprese. «Ho parlato con Sabatini - aggiunge il francese - più le cose si fanno in anticipo, prima posso lavorare con una rosa per affrontare campionato e Champions e meglio sarà per la Roma. Benatia? Mi sembra abbia quattro anni di contratto. E basta». La proposta di rinnovo rifiutata dal difensore a maggio è ancora valida - adeguamento a 1.9 milioni netti più 6-700mila euro di bonus - e nessun club ha bussato alla porta di Trigoria con un’offerta su cui ragionare, ovvero intorno ai 35-40 milioni. Sedotto e abbandonato dal City, Benatia aspetta una mossa concreta da Manchester United e Chelsea però i giorni passano e la sua speranza di arricchirsi in Premier diminuisce. Sabatini, comunque, si è preparato all’evenienza: bloccato da tempo Basa del Lille, nei giorni scorsi ha incontrato Raiola e un dirigente dell’Olympiacos per conoscere il costo di Manolas, su cui ora c’è la forte concorrenza del Napoli oltre alla Juventus. I greci chiedono almeno 13-14 milioni. Ancora aperti i contatti per Balanta del River, mentre è di ieri la notizia dell’interesse per il suo compagno di squadra Carbonero, un esterno «alto» colombiano classe ’90.
Per quel ruolo la Roma aveva in pugno Carrasco, salvo poi apprendere la sua scelta di rimanere al Monaco. Lo spazio per un’altra operazione in attacco lo può aprire la cessione di Ljajic, che interessa in Bundesliga. Sabatini chiede 15 milioni: al momento nessuno li offre. Destro, ad oggi, sembra al riparo da possibili tentazioni mentre Borriello sta riflettendo insieme al club sulla proposta del Cesena, che gli ha promesso 500mila euro oltre all’«incentivo» all’esodo che dovrebbe pagargli la Roma. Si tratta su una cifra intorno ai 2 milioni e mezzo. Sarebbe comunque un risparmio per la società, visto che l’ingaggio lordo per il suo ultimo anno di contratto, compresi i premi, supera i 7 milioni.
E Maicon? Arriva domani in Austria. Il caso lo ha chiuso il suo procuratore mentre, come la società, ieri anche Garcia ha glissato sull’argomento. «Maicon è importante come tutti gli altri».