IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Più del 3-3 (che comunque gli è piaciuto poco) Garcia è infastidito dall’uscita prematura di Castan: «Mi dispiace, non ci voleva. Non è mai buono infortunarsi sullo stesso punto». Non dovrebbe comunque essere nulla di preoccupante. La coscia è la stessa di una ventina di giorni fa (quando il difensore riportò una contrattura del bicipite femorale) ma stavolta la sensazione è che non si tratti di nulla di grave. Tradotto: contro la Fiorentina, a meno di sorprese, ci sarà.
Il discorso si trasferisce alla gara: «Buona la reazione nel finale, abbiamo carattere ma dobbiamo migliorare dietro. Quando è uscito Leo la difesa era tutta nuova ma dobbiamo capire meglio le posizioni soprattutto quando attacchiamo». Poi un’indicazione: «Ci serve una rosa ampia, la mia volontà è avere tre centravanti con caratteristiche diverse. Mattia era a suo agio quando dovevamo spingere, quando arrivano palloni in area lui è un grande giocatore. Preferisco avere scelte difficili da fare che non averne». Considerazioni che non passano inosservate. A conti fatti con Totti e l’ex senese - considerando partente Borriello - ne manca uno all’appello. Glissa quando gli chiedono se la squadra è più forte dello scorso anno: «Siamo più numerosi, ma senza Benatia e Castan già devo trovare soluzioni nuove». Tema preparazione: «Contro il Fenerbahce il risultato non era il primo obiettivo. Eravamo stanchi, abbiamo svolto due sedute lunedì, lavorato in mattinata. Sul piano offensivo ho visto tante occasioni. E' sempre più semplice sistemare le cose in difesa che in attacco. Per cui vedremo di prendere meno gol». Sarà contento De Sanctis: «Saremo pronti per la Fiorentina».
Anche Totti è sereno: «Buon test visto il valore degli avversari in attesa del campionato. La rimonta rappresenta sempre un segnale positivo».