IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La sconfitta contro l’Inter è utile alla Roma quanto il successo contro il Real Madrid. A questo serve il calcio d’estate. A inquadrare gli alti e bassi del precampionato. Garcia dovrà ripartire proprio dalla vittoria sui campioni d’Europa di Ancelotti e dalla caduta di ieri contro i nerazzurri di Mazzarri. Accostando le due prestazioni, il tecnico giallorosso potrà capire dove e come intervenire. Bene a Dallas, tatticamente e caratterialmente, con equilibrio e personalità. Male a Filadelfia, fisicamente e mentalmente, con lentezza e sufficienza. Gustoso, insomma, l’assaggio di Champions e indigesto l’antipasto di campionato.
L’Inter non si nasconde più: migliorata nell’organico e anche nel gioco rispetto alla stagione scorsa, sembra già pronta. La Roma, invece, sta cercando la condizione migliore. Corrono più i nerazzurri a Filadelfia. Tant’è vero che si prendono l’iniziativa, fanno pressing e attaccano con più continuità. I giallorossi subiscono, fiacchi e statici in particolare nel primo tempo. Il ritmo conta e la preparazione fa la differenza. Mazzarri ha risposte migliori, anche perché ha giocato d’anticipo, iniziandola prima di Garcia di una settimana. La rete di Vidic, su palla inattiva, è invece l’errore del singolo. Che poi a sbagliare sia Benatia, sempre tra i più bravi negli States, fa un certo effetto. Non è, però, distrazione o presunzione. Il centrale non avrebbe dovuto giocare per la contusione al torace che gli ha impedito di allenarsi negli ultimi giorni. Dentro in corsa per l’infortunio di Castan, ha poi chiesto il cambio dopo la seconda rete nerazzurra. A certi livelli sono i dettagli a cambiare la storia di un match. E i gol. Anche quelli falliti. Destro se ne pappò già uno contro lo United a Denver per l’altra sconfitta dei giallorossi negli Usa. Non solo una coincidenza.