IL TEMPO (A. SERAFINI) - Troppa tensione sulla corda per evitare lo strappo. Non c'è più margine di trattativa per Mehdi Benatia, orgogliosamente convinto che la sua avventura in giallorosso sia comunque terminata anche nel caso in cui non riuscisse a coronare il sogno di approdare nell'elite del calcio europeo.
Dopo aver rifiutato la proposta di un lauto adeguamento sul contratto da parte della società, la questione non sembra essere legata più soltanto al lato economico. Il marocchino infatti continua a ripetere da giorni a Trigoria che in caso di permanenza forzata non si metterebbe a disposizione per affrontare la stagione insieme ai compagni. Una posizione pericolosa e inaccettabile per la Roma, costretta a registrare ogni giorno che passa una continua svalutazione del cartellino. Anche perché la dirigenza non ha intenzione di scendere a patti mostrando il fianco più debole o essere costretta a mettere fuori rosa uno dei pezzi più pregiati della squadra. Intanto i giorni passano e il Bayern Monaco non si è ancora mosso dall'offerta iniziale di 18 milioni, cifra che potrebbe anche sensibilmente salire, ma comunque ancora lontana dal paletto minimo che Sabatini si era imposto (35 milioni) per la cessione. Il tentativo londinese di Sabatini e Baldissoni per aprire un'asta non ha avuto successo: l'agente di Benatia, Sissoko ha continuato a mantenere i contatti aperti soltanto con il club tedesco (che non offre più di 3 milioni netti per l'ingaggio) dopo una discussione molto accesa con i dirigenti romanisti andata in scena negli uffici dell’ Olimpico dopo la gara con il Fenerbahce. Il rischio di un gioco al ribasso diventa ogni ora più concreto, così come la possibilità di dover accettare un'offerta inferiore o, peggio ancora, doversi ritrovare sul groppone un corpo estraneo al progetto Garcia. Benatia non partirà oggi con i suoi compagni per Atene, ufficialmente per un problema al polpaccio, mentre Sabatini deciderà proprio in queste ore se imbarcarsi verso Monaco per trovare un accordo con il Bayern a cifre accettabili (25 milioni più bonus si potrebbe già chiudere) e definire il tutto nel giro di 48 ore. D'altronde una parte dei senatori dello spogliatoio ha già scaricato il compagno, reo di aver calcato troppo la mano ed aver minato l'equilibrio creato dal tecnico francese. Garcia, deluso dal comportamento del ragazzo, ha deciso di defilarsi definitivamente lasciando ogni decisione alla dirigenza.
Partenza o meno di Benatia, l'allenatore ha comunicato da tempo al ds di virare l'obbiettivo su Basa, nonostante il Lille continui a escludere ogni tipo di trattativa. La Roma ha già inviato in Francia un'offerta da 4 milioni più uno di bonus, facendo leva sulla volontà del difensore, che le valigie per la capitale le ha pronte da un pezzo. Altrimenti la scelta primaria di Sabatini rimane il greco Manolas (valutato circa 10 milioni) e in seconda scelta Chiriches.
Nel frattempo rimane aperto anche il futuro di Destro. Ieri Galliani ha chiamato Sabatini per chiedere informazioni sul prezzo dell'attaccante, ricevendo però un'immediata risposta negativa con la motivazione che il giocatore non verrà ceduto in Italia. L'interessamento dei rossoneri e del Tottenham dell'amico Baldini, potrebbero però scatenare un'asta che a Trigoria verrebbe comunque monitorata con attenzione. Troppo basse al momento le offerte di Chelsea e Arsenal di fronte alla richiesta minima di 25 milioni. Anche qui però il tempo stringe.