LEGGO (F. BALZANI) - «La Roma è il club più forte d’Italia, la mia prima scelta». È stato l’uomo derby dell’estate, il giocatore che ha scatenato gli sfottò dei tifosi giallorossi e la contestazione in casa Lazio. Davide Astori si è presentato ieri e ha spiegato come sono andate le cose rispondendo anche alle frecciate di Lotito: «I media hanno enfatizzato la vicenda. È stato bravo Giulini a sintetizzarla: c’è stata una trattativa con la Lazio e non si è concretizzata. Quando c’è stata la possibilità di scegliere la Roma non c’è stato nessun dubbio e ho subito detto di sì. Lotito ha detto che non sono Maradona? Ovvio anche perché gioco in un altro ruolo. Non avevo un accordo con lui e con la Lazio. Gli accordi si fanno solo quando le società li trovano, se non c’è nulla di concreto è inutile anche parlarne».
Messe da parte le polemiche Astori, maglia numero 23 («perché è uno dei numeri fortunati dell’ex-presidente Cellino ») ha raccontato l’emozione dei primi giorni in giallorosso: «Ho sensazioni positivissime e sono orgoglioso di vestire questa maglia. Conoscevo in parte alcuni compagni e ho subito notato grande entusiasmo. So giocare sia come centrale di sinistra sia di destra. Garcia mi ha fatto subito una grande impressione. È un allenatore moderno che pretende molto dai suoi giocatori. Ora gioco nel club italiano più forte e puntiamo a fare meglio dell’anno scorso. Magari posso anche riconquistare la nazionale ». La mancata convocazione al mondiale, infatti, non è andata giù ad Astori: «È stata una delusione essere lasciato a casa da Prandelli. Facevo parte del progetto ed il mondiale sarebbe stato un sogno. Il 2014 sta comunque finendo, per cui comincia una nuova vita». Continua invece l’amicizia con Destro che il 6 aprile scorso durante Cagliari-Roma gli ha rifilato un pugno punito dalla prova tv e da Prandelli. «Con Mattia ho sempre avuto un’amicizia vera e a fine partita abbiamo chiarito. Il mister ha deciso di adottare il codice etico». Altro grande amico di Astori è Nainggolan che ieri a Sky gli ha dato il benvenuto: «Davide è un ottimo difensore, meritava questo salto di qualità. I nuovi ci aiuteranno a conquistare qualcosa di ambizioso». Vola alto anche Pjanic: «L’anno scorso è mancata esperienza, ma stavolta possiamo superare la Juve e vincere lo scudetto».