GASPORT (D. STOPPINI) - L’ultima richiesta del Cagliari alla Roma era quasi una preghiera: niente annunci per il momento, facciamo passare qualche ora, giusto il tempo di allungare l’intervallo dal «finto» rinnovo di Astori alla cessione. Ma poi una chiacchierata tra i due d.s., Sabatini e Marroccu, ha messo fino alla sceneggiata. Astori è della Roma, 2 milioni subito al Cagliari per il prestito e altri 5 tra 12 mesi (più uno di bonus), quando tra le due società ci sarà da discutere anche la comproprietà di Nainggolan. Tra oggi e domani il difensore è atteso a Roma dalle visite mediche e da un contratto di 5 anni a 1,5 milioni a stagione. Poi raggiungerà la nuova squadra negli Stati Uniti, probabilmente già a Denver, dove Totti e compagni sono atterrati nella notte italiana. A nulla è servito dunque il blitz del d.s. Tare nel ritiro del Cagliari. Il perché l’ha spiegato il presidente rossoblu, Tommaso Giulini: «Il desiderio di Astori era giocare a tutti i costi la Champions League, anche se Lotito era sicuro che il giocatore mirasse solo alla Lazio. Se avesse voluto, Lotito avrebbe chiuso ieri mattina (mercoledì, ndr), gli avevamo fatto pure lo sconto da 8 a 7 milioni (la cifra poi pattuita con Sabatini, ndr), ma lui non è mai andato oltre i 4 più 2. La Roma si è mossa in maniera concreta e rapida e ha chiuso l’affare ».
Tesoretto speso Astori è il colpo numero 6 del mercato giallorosso, dopo Keita, Emanuelson, Uçan, Cole e Iturbe. Esclusi Paredes e Sanabria, presi a gennaio ma sbarcati ora dopo i parcheggi a Chievo e Sassuolo: l’arrivo dell’attaccante è stato ufficializzato ieri, è stato pagato una fortuna, 4,9 milioni (di cui 2,4 al Sassuolo per il «disturbo») più altri 7 eventuali di bonus al Barcellona. E allora è bene fare pure un po’ di conti: la Roma ha speso in tutto 45 milioni, ben oltre il «tesoretto Garcia », il tecnico che con il secondo posto ha regalato a Sabatini un portafoglio pieno di 31 milioni. I 45 milioni sono destinati a crescere: a breve gli acquisti diventeranno 8. L’arrivo del giovane esterno statunitense Yedlin, presto comunitario, è stato praticamente annunciato da James Pallotta. E in orbita Trigoria c’è sempre Ferreira Carrasco, col quale c’è l’accordo per un contratto da 1,7 milioni a stagione. La Roma si allunga, dunque, proprio come chiesto da Garcia.
Benatia-Chiriches A patto, però, che non sia in programma una cessione eccellente. Su Gervinho la società si è esposta e l’intesa sul rinnovo pare avvicinarsi. Strootman resta nel mirino del Manchester United di Van Gaal. Ma i due non si incroceranno a Denver, il centrocampista è rimasto ad allenarsi in un centro fisioterapico di Boston: chissà, meglio evitare tentazioni... Resta aperta la questione Benatia, sul quale si sono mossi Garcia («Rimarrà ») e Pallotta con la cena da Nebo. Ma dall’Inghilterra rimbalzano le voci di un interessamento della Roma per il romeno Chiriches del Tottenham, già cercato in passato. Ovvio che l’arrivo di un altro centrale dopo Astori significherebbe l’addio quasi automatico a Benatia, migliore in campo col Liverpool.
Caso Ljajic A meno che i soldi non arrivino dall’addio di Ljajic, che ha lasciato aperte le porte a una partenza: «Un anno fa pensavo di rimanere a lungo, ora lo spero ancora, ma il mercato è lungo, normale ci siano voci. Al ritorno dagli Usa dovrà parlare con il d.s. Sabatini ancora una volta. Sì, ho chiacchierato anche con Garcia, ma niente di concreto...». Concreto è l’Atletico Madrid, che si è mosso nei giorni scorsi con il giocatore. E ieri l’agente del serbo, Fali Ramadani, era in Germania: possibile che abbia (ri)allacciato i contatti con lo Schalke 04 e il Borussia Dortmund.