GASPORT (A. PUGLIESE) - Probabilmente, è destino che tra Gervinho e gli States non debba scoccare ancora la scintilla. Lo scorso anno la gazzella nera della Roma sbarcò in America a tournée quasi conclusa, nella tappa di Washington, ed i primi allenamenti giallorossi non lasciarono neanche intravedere tutte le cose belle che poi Gervinho ha invece costruito strada facendo. Quest’anno l’ala della Costa d’Avorio in America ci arriverà ancora una volta in ritardo, ma stavolta per tutt’altra storia, quella legata all’adeguamento contrattuale che vuole prima di poter salire sull’aereo che lo porterà negli Usa. Al telefono con Rudi Dopo una piccola vacanza a Bamako, capitale del Mali, Gervais fino ad un paio di giorni fa era a casa sua, ad Abidjan, in Costa d’Avorio, dove ha dovuto risolvere anche dei problemi familiari e dove ha già ripreso ad allenarsi da solo. In teoria le sue vacanze potrebbero durare ancora qualche giorno (l’ultima partita al Mondiale l’ha giocata salirà su quel volo. Cosa che ha innervosito anche Garcia, che con il giocatore ha avuto un duro colloquio telefonico. Il tecnico francese, infatti, è quello che ha garantito per Gervinho nella scorsa estate e ora si trova moralmente in difficoltà con il club, considerando che con Gervinho (e Keita) condivide anche il procuratore, il francese Pascal Boisseau. Ieri sera, però, Gervinho ha voluto chiarire così su facebook: «Se non sono con la squadra è per sistemare delle questioni personali ad Abidjan. Ho il permesso del club. Raggiungerò i miei compagni di squadra presto».
Mondiale e scintille Ma perché Gervinho punta i piedi? Se prima del via del Mondiale aveva chiesto un adeguamento per la bella stagione, dopo l’ottima rassegna iridata (in cui è stato l’unica vera luce della Costa d’Avorio), Gervais ha alzato l’asticella. Oggi guadagna 2,3 milioni di euro, prima del Mondiale ne aveva chiesti 400 mila in più, ora è salito a 3,5. E l’imbarazzo di Garcia sta anche in questo, nella richiesta esosa a cui è arrivato Gervinho. Del resto, nella testa del giocatore è tutto chiaro: al Mondiale ha brillato più dei compagni Tourè e Drogba, che però guadagnano rispettivamente il triplo ed il doppio. Ed a quelle cifre vuole avvicinarsi. Tra l’altro, Gervinho ha una famiglia numerosissima e vuole cercare di ottimizzare lo stipendio per far fronte alle spese di tutti.
Mehdi & Adem Ma se Gervinho desta qualche preoccupazione nell’ambiente giallorosso, la conferma di Benatia acquista giorno dopo giorno sempre maggior peso. Tanto che anche ieri, prima di partire, Mehdi a Fiumicino ha tranquillizzato così alcuni tifosi: «Se resto? Certo che resto». In realtà Mehdi spera sempre che Chelsea o Bayern possano presentare l’offertona (35-40 milioni). Nel caso in cui però non avvenga, la Roma cercherà di fare cassa altrove. L’indiziato numero uno resta Adem Ljajic, per cui i giallorossi sperano di portare a casa 12-15 milioni, provenienti magari dalla Germania (Schalke o Dortmund) o dall’Inghilterra (Liverpool).