IL MESSAGGERO (S. CARINA) - L’ennesimo “sgarbo”. Dopo Destro e Nainggolan, per la terza volta consecutiva la Roma supera allo sprint la Juventus e si aggiudica il calciatore più conteso sul mercato italiano: Iturbe. L’argentino si trasferisce in giallorosso per 22 milioni più bonus (2,5 milioni) che porteranno la valutazione complessiva del cartellino a 24,5 (senza contare però la quota che spetterà al fondo argentino, rappresentato dall’agente Mascardi). Per il ragazzo, contratto di 5 anni a 1,6 milioni più facili bonus per arrivare a 2,5 a stagione.
RETROSCENA - Un’operazione orchestrata dal tandem Sabatini-Mascardi che già nella giornata di sabato aveva subito un’accelerazione decisiva. Il d.s. giallorosso, infatti, aveva trovato un’intesa di massima con il Verona, arricchita poi il giorno seguente dall’accordo con il calciatore (che in realtà non è mai stato un problema). E’ toccato poi al club gialloblù, lunedì, smarcarsi dal pressing della Juventus: una volta che da Torino hanno comunicato che non avrebbero accettato di partecipare all'asta, il d.s. Sogliano ha comunicato a Marotta che avrebbe chiuso con la Roma. Il resto è storia recente: il tweet alle 5 di mattina di Iturbe che lascia presagire la svolta nella trattativa, il calciatore che trascorre tutta la mattina di ieri trincerato all’hotel Parco dei Principi, il club che prova a nasconderlo, il via vai dei procuratori, il ragazzo che all’ora di pranzo raggiunge l’albergo Cavalieri Hilton e pranza con il d.g. Baldissoni e con Mascardi, fino ad arrivare alla firma, prima di un gelato con la famiglia a Piazza Augusto Imperatore, seguito dalle prime parole da calciatore della Roma: «Sono felice di essere qui». Nel mezzo anche la prima parte delle visite mediche, che il giocatore completerà oggi al Gemelli, e una telefonata con Garcia.
LE PREOCCUPAZIONI DI ALE - Un acquisto, quello di Iturbe, che se ha fatto dilagare l'entusiasmo nella tifoseria ha portato qualche elemento della rosa (leggi Florenzi) a porsi delle domande. Con l’arrivo dell’argentino il numero degli attaccanti della Roma è arrivato a quota otto (Iturbe, Totti, Destro, Borriello, Florenzi, Ljajic, Gervinho, Sanabria), senza considerare la trattativa ben avviata con il Monaco per Ferreira Carrasco. Per questo motivo Florenzi ha chiesto - e ottenuto - di poter parlare privatamente con Garcia dal quale ha ricevuto le rassicurazioni che cercava: troverà il suo spazio e sarà utile durante la stagione che si preannuncia logorante e lunghissima. Un segnale, però, che l’arrivo del sudamericano nel gruppo non è passato inosservato. L’altro “indiziato” in bilico è Ljajic. Non sembra un caso che Sabatini negli ultimi due giorni abbia incontrato prima l’agente Berti e poi il socio Ramadani che controlla direttamente il talento serbo. Ufficiosamente il club ha fatto trapelare che soprattutto l'ultimo rendez-vous è servito per concordare un adeguamento contrattuale ma è chiaro che l’overbooking in attacco, oltre all’interesse del Borussia Dortmund e dello Schalke 04, potrebbero indurre la Roma ad ascoltare nuove proposte per l’attaccante. A meno che l’arrivo di Allegri alla Juventus - il tecnico che lo voleva al Milan lo scorso anno - non gli apra una pista anche in Italia.
IL TECNICO IN PRESSING - Sullo sfondo, poi, rimane sempre Benatia. Il difensore ha perso potere nella disputa con il club (non avendo più alle spalle l’offerta di 4 milioni del City) ma spera sempre che una società tra Bayern Monaco, Barcellona o Chelsea possa bussare a Trigoria con i 38-40 milioni richiesti da Sabatini. Intanto la Roma (che monitora Vlaar) continua a portare avanti il proprio mercato con una certezza in più. Il fatto che il posto di extracomunitario non sia stata occupato per l’attaccante esterno, lo libera per il difensore centrale o per il terzino destro. Per questo motivo Garcia è tornato in pressing chiedendo l’acquisizione di Basa.