GASPORT (D. STOPPINI) - «I sogni segreti di Walter» è il titolo di un film che sul volo Alitalia ha accompagnato la Roma fino a Boston. Chissà se nei sogni segreti di Walter Sabatini c’è davvero la permanenza di Benatia a Trigoria. Sta di fatto che intorno a un tavolino le questioni si affrontano meglio, gli spigoli si ammorbidiscono, le salite si fanno meno ripide. Deve averlo pensato pure James Pallotta, che ha voluto incontrare subito la squadra all’arrivo a Boston, lunedì sera, nel ristorante di proprietà delle sorelle. Chi c’era ha notato un presidente di ottimo umore, in grande forma: ha voluto conoscere Ashley Cole, ha abbracciato Totti e parlato un po’ con tutti. Sì, con tutti. Ma soprattutto con Benatia: 20 minuti circa, Pjanic a fargli da spalla, più come figura importante dello spogliatoio che come traduttore, visto che il marocchino un po’ d’inglese lo parla.
Mehdi e James A sufficienza per comprendere il messaggio del presidente: «Mehdi, restiamo tranquilli. Perché quest’anno si vince tutti insieme». Benatia ha sorriso, tra i due c’è stato pure un abbraccio. Che ha fatto seguito alle parole del marocchino alla partenza a Fiumicino e preceduto la conferenza stampa di ieri di Garcia. Magari proprio perché a conoscenza di quel colloquio il tecnico si è spinto fino a garantire sulla sua permanenza. Guai a considerare il marocchino fuori dal mercato. Ma vederlo in allenamento spingere i compagni, tirare il gruppo e fare da traduttore per Keita, è sembrato più di un segnale distensivo. Forse il sogno di Garcia - «mantenere tutti i migliori» - si sta realizzando.