CORSERA (G. PIACENTINI) - Dopo la buona prestazione con il Liverpool, la Roma a Denver cerca conferme con il Manchester United nella gara d’esordio (ore 22 diretta televisiva su Sky) della Guinnes Cup. Visti i trascorsi, che i Red Devils non hanno mancato di ricordare con un tweet ironico sul 7-1 nella gara dei quarti di finale di Champions League del 2007, la gara non può essere considerata una semplice amichevole. «Ricordare quella partita - le parole di Rudi Garcia in conferenza - è una cosa stupida. Il Manchester è uno dei più grandi club, come il Liverpool. Noi li affrontiamo con 15 giorni di preparazione in meno, la cosa che mi piace è che con van Gaal hanno cambiato il loro modulo. Giocheranno come noi, voglio vedere come li affronteremo e se difenderemo bene». De Rossi e Pjanic sono pronti per l’esordio. «Giocheranno mezz’ora nel secondo tempo, non voglio rischiare. Vista la nostra condizione fisica, però, ci saranno molte sostituzioni».
Lo United è la squadra che più di tutte corteggia Strootman. «Kevin è un giocatore della Roma, lo sarà quest’anno e lo sappiamo tutti. Non abbiamo mai parlato di una sua partenza: è rimasto a Boston a lavorare e la sua condizione migliora. Ljajic? Nessuno può dirsi titolare per tutte le partite della stagione, ma questo vale per tutti. Per me è un giocatore importante, ci sarà spazio anche per lui». Nelle prossime ore sbarcherà anche Davide Astori («Sono contento, mi piace come calciatore ma l’abbiamo valutato anche come uomo »), atteso questa mattina nella Capitale per le visite mediche. Arriverà prima di Gervinho: risolti i problemi personali che lo avevano costretto a posticipare la partenza, l’ivoriano si è accorto di avere il passaporto scaduto e non sarà negli States prima della metà della prossima settimana. Garcia minimizza. «Ha lavorato e non c’è problema, bisogna sempre adattarsi ad ogni situazione. Non vede l’ora di allenarsi con i compagni: va bene così».